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Lamborghini a tutto “green”: dalla catena del valore alle supercar

2024 in accelerazione per Automobili Lamborghini. Proseguono i lavori verso la decarbonizzazione grazie agli investimenti. E intanto arrivano nuove assunzioni e cresce il portafoglio ordini

Lamborghini a tutto “green”: dalla catena del valore alle supercar

Consegne che hanno superato per la prima volta le 10mila unità; ancora assunzioni (500 entro il 2026); portafoglio ordini che copre già ora due anni (30 mesi per la novità Revuelto, supercar ibrida ricaricabile); Italia sempre centrale nei piani aziendali di sviluppo e produzione; ulteriore ampliamento del polo industriale di Sant’Agata Bolognese. Per Automobili Lamborghini il 2024 è partito in piena accelerazione e lo stesso vale per l’ambizioso percorso verso la decarbonizzazione, sostenuto dall’investimento più grande nella storia del marchio.

“Direzione Cor Tauri” e maxi-investimento

La strategia “Direzione Cor Tauri”, presentata nel maggio 2021 e per la quale sono stati destinati 1,5 miliardi in quattro anni, prevede l’elettrificazione della gamma e la decarbonizzazione del sito emiliano, ampliando l'impegno nella riduzione delle emissioni all’intera catena del valore: dalla produzione, alla supply chain e logistica, fino alla “product use phase”, coprendo l’intero ciclo vita del veicolo e coinvolgendo l’intera azienda in un impegno collettivo.

Winkelmann e la nuova visione sostenibile

Il presidente e amministratore delegato Stephan Winkelmann, tornato al vertice della Casa del Toro a fine 2020, dopo averla guidata e rilanciata dal 2005 al 2016, ha di fatto aperto un altro nuovo corso nella storia del marchio italiano che Audi controlla dal 1998. “Direzione Cor Tauri - spiega - rappresenta la nostra tabella di marcia verso l’elettrificazione della gamma Lamborghini e il percorso di decarbonizzazione, non solo del nostro polo di Sant’Agata Bolognese, ma di tutta la catena del valore. Un approccio olistico alla nostra strategia globale di sostenibilità ambientale. In un contesto di grande trasformazione, ciascuno deve contribuire al raggiungimento degli obiettivi: questo impegno si estende non solo a ogni individuo e a ogni impresa, ma anche alle istituzioni e ai governi, responsabili delle infrastrutture e della transizione verso fonti di energia rinnovabile. La nostra missione, come brand riconosciuto a livello globale, è quella di ispirare e incoraggiare gli altri ad affrontare queste sfide che il nostro tempo ci impone. Automobili Lamborghini è la dimostrazione che una visione sostenibile è possibile”.

Dall’ibrido all’elettrico

Il piano “Direzione Cor Tauri” ha avviato una profonda e costante ricerca sulle opportunità e sulle sfide poste dall’elettrificazione. Sfide che si sono tradotte con l’inizio della fase di ibridizzazione nel 2023 grazie al lancio di Revuelto, la prima supersportiva ibrida ad alte prestazioni HPEV (High Performance Electrified Vehicle). Nel corso del 2024, il processo di elettrificazione sarà completato con il lancio della prima versione ibrida del Super Suv Urus e della seconda HPEV della gamma, che andrà a sostituire Huracán. Il lancio del primo modello completamente elettrico, anticipato dalla concept car Lanzador, presentata alla Monterey Car Week lo scorso anno, è previsto per il 2028, seguito nel 2029 dal primo Super Suv completamente a batteria della Casa. Un percorso che porterà a una significativa riduzione delle emissioni di CO2 rispetto al 2021, con l'obiettivo di arrivare a una riduzione del 50% entro il 2025 e del 80% entro il 2030 per il parco circolante.

Obiettivo 3mila occupati

Chiuso il 2023 “nel migliore dei modi” con consegne che hanno superato per la prima volta le 10mila vetture, Lamborghini guarda con ottimismo anche al 2024 che vedrà debuttare le nuove Urus e Huracàn, quest’ultima con un nome diverso. E qui entrano in gioco le nuove assunzioni, con l’obiettivo dichiarato di Automobili Lamborghini di raggiungere i 3mila occupati. Un importante balzo, visto che nel 2005, all’arrivo di Winkelmann a Sant’Agata Bolognese, i dipendenti erano 600 in tutto. Il rafforzamento della forza lavoro riguarderà operai, ingegneri specializzati nel digitale e nell’elettrico, ma anche fisici e chimici.

L’italianità non si discute

Winkelmann tiene a ribadire che l’Italianità del Toro è fuori discussione: oltre 40% dei fornitori e il 95% dei dipendenti sono italiani. Già confermato, in proposito, che Lanzador, la prima “tutta elettrica” attesa nel 2028, sarà prodotta a Sant’Agata Bolognese con le prime consegne previste per l’anno successivo.

Parola ai clienti e opzione e-fuel

“Il lancio di Revuelto - commenta Winkelmann - ha mostrato come i clienti abbiano accettato l’elettrificazione. Per Lanzador faremo dei clinic per valutare il gradimento del full electric, ma posso anticipare che grazie all’elettronica e al software è possibile offrire performance e piacere di guida anche superiori al termico. È importante, comunque, che per la transizione all’elettrico ci siamo norme chiare e uniformi: lo sviluppo e la produzione di motori termici ed elettrici insieme non si può protrarre oltre un certo periodo. Lamborghini è disponibile a valutare l’impiego di e-fuel per alimentare motori termici oltre il 2036, ma dipenderà da disponibilità e costi dei carburanti sintetici”.
In sintesi, l'elettrificazione dei modelli di Automobili Lamborghini prevede una strategia ben definita: da un lato ibridizzazione delle super sportive (Revuelto e l’erede di Huracán), dall’altro elettrificazione della gamma Super SUV e della futura Ultra GT 2+2.

La scommessa delle competizioni

Nel 2024 Lamborghini debutterà con la SC63 LMDH V8 ibrida nel mondiale endurance WEC e nel campionato IMSA negli Usa. “Vogliamo avere visibilità a livello globale, sappiamo che il debutto nelle competizioni è sempre difficile, ma abbiamo fiducia nelle nostre capacità”, le parole del presidente e ad.

Il business globale e il calo in Cina

A livello di mercati, tutte le aree geografiche sono attese in crescita (Emea, Asia-Pacifico e le Americhe con gli Stati Uniti in testa). La Cina con Hong Kong resterà fanalino di coda: nel 2023 le consegne sono state pari a 845 unità, meno delle 961 consegnate in Germania, primo mercato Ue. “Ci aspettiamo una crescita in Cina nel medio periodo - la stima di Winkelmann - ma non nei prossimi due anni: pesano l’alta tassazione rispetto a Usa e Ue e la contrazione del mercato nel nostro segmento.

Una ragione è la tipologia di tecnologia e infotainment che i clienti cinesi cercano a bordo delle auto dove trascorrono molto tempo e che oggi noi ancora non offriamo”.

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