Da Marte alla luna, il futuro dell’uomo nelllo spazio

Il Giornale per Mobilità anno zero: come la nuova mobilità sostenibile e l'innovazione tecnologica stanno riscrivendo la fisionomia e la vita nelle grandi città.

Da Marte alla luna, il futuro dell’uomo nelllo spazio
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"Mobilità anno zero", l'appuntamento de Il Giornale alla Fondazione Feltrinelli di Milano, focalizza la propria attenzione sul modo in cui le grandi aree urbane stanno vivendo una fase di profonda riorganizzazione e trasformazione. Le metropoli si riscrivono non solo nella loro struttura fisica, ma anche nelle dinamiche che regolano il movimento e la vita al loro interno. L'evoluzione della mobilità, da quella sostenibile ai sistemi intelligenti, impone una rinegoziazione degli spazi e delle priorità che stanno cambiando radicalmente la fisionomia e la funzione delle città. Questo cambiamento non è un mero aggiornamento infrastrutturale, ma un vero e proprio ripensamento del vivere comune. Sul tema delle metropoli che si riscrivono dialogano Vittorio Macioce ed Emilio Cozzi.

"I Jackson erano l’immagine di un futuro normale", ha esordito il giornalista Macioce, introducendo il tema. "Rispetto ai Jackson siamo abbastanza lontani ma presto sarà normale pensare a scienziati che passano tempo nello spazio. Torneremmo a vedere qualcuno sulla luna, se occidentali o cinesi non lo sappiamo. Stiamo vedendo che lo spazio dal 2019 è un dominio della Nato, oggi la difesa non esiste senza spazio. Voi oggi senza accorgervene userete una 30ina di satelliti, come il gps che è di origine militare. Solo dopo diventa a uso civile. E il traffico marittimo e navale dipende dal gps", ha spiegato Cozzi, sottolineando che anche per questo motivo, con i problemi che ci sono, bisogna investire nello spazio.

"Sono trent’anni che fra trent'anni arriveremo su Marte, è improbabile ma poi dipenda da cosa significa. Dei robot ci sono già su Marte e c’è Elon Musk che ha promesso che su Marte arriverà nel 2029 senza equipaggio. L’equipaggio morirebbe a metà viaggio. Diverso è fare missioni su Marte", ha proseguito Cozzi rispondendo alla domanda sui viaggi su Marte che vengono promossi da tempo.

"La luna era l’obiettivo di Usa e Unione Sovietica e gli Stati Uniti hanno vinto la gara. Andarci costa un sacco di soldi. Dal 72 non ci torniamo e ora perché torniamo? Perché c’è una nuova guerra", ha aggiunto Cozzi.

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