"Separare le carriere? Non è una mossa contro, noi avvocati diciamo Sì"

Il presidente dell'Ordine forense di Milano Antonino La Lumia: "Chi ci guadagna con la riforma? I cittadini"

"Separare le carriere? Non è una mossa contro, noi avvocati diciamo Sì"
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Non bisogna cadere nelle trappole. "E la prima trappola, spiega Antonino La Lumia, presidente dell'Ordine degli avvocati di Milano, è che la separazione delle carriere sia una riforma contro".

Contro chi, Presidente?

"Contro la Costituzione, contro i magistrati, alla fine contro i cittadini".

E non è così?

"Ma no, è l'esatto contrario. Finalmente si dà attuazione alla Costituzione e all'articolo 111".

Quello del giusto processo?

"Sì certo. Ogni processo - recita il testo - si svolge nel contraddittorio fra le parti, in condizioni di parità, davanti a un giudice terzo e imparziale".

E oggi non è così?

"Il giudice sicuramente sarà imparziale ma non così terzo rispetto al pm che appartiene allo stesso ordine. Dobbiamo staccare le due figure, proprio per garantire quella equidistanza che oggi non c'è. Dobbiamo disegnare un triangolo con il giudice al vertice e accusa e difesa alla base. Del resto questa è la filosofia del processo accusatorio, introdotto in Italia nel 1989".

Insomma, nessun intento punitivo?

"Certo che no. Credo che semmai saranno i cittadini a guadagnarci perché appunto il sistema sarà più equilibrato, a vantaggio di tutti, ma soprattutto nel rispetto delle garanzie fondamentali".

Il pm finirà sotto l'esecutivo?

"No. È un'altra notizia falsa, la relazione che accompagna la legge costituzionale lo esclude esplicitamente".

La situazione potrebbe cambiare?

"L'articolo 104 della Costituzione conferma e garantisce la piena indipendenza della magistratura. E il Csm dei pubblici ministeri sarà presieduto, come quello dei giudici, dal presidente della Repubblica. Ulteriore, altissima garanzia. Le riforme si fanno per migliorare. Questa anche per allineare le norme al codice alla Perry Mason che abbiamo importato dal mondo anglosassone appunto nell'89. E non è accettabile che invece di obiettare e criticare nel merito, si tirino fuori suggestioni lontane dalla realtà, rischi del tutto teorici, possibili incidenti di percorso. Si dica allora che non si vuole cambiare e basta, ma non è corretto alimentare timori inconsistenti nell'opinione pubblica arrivando a disinformarla, come è successo con le citazioni inventate in tv di Falcone e Borsellino".

Il fronte del no schiera contro la separazione delle carriere i due magistrati eroi ma ha attribuito loro frasi che non avevano mai pronunciato.

"È una storia che ha dell'incredibile. Non si può avvelenare il clima esasperando e addirittura manipolando l'opinione pubblica".

Inutile girarci intorno. Questo referendum avrà anche un significato politico. Sarà una pronuncia pro o contro il governo ?

"Vediamo che la maggioranza spinge e le opposizioni salgono sulle barricate. Ma noi avvocati non vogliamo assolutamente cavalcare questa politicizzazione delle urne.

Siamo favorevoli alla riforma perché è coerente con il nostro impianto e perché porta importanti benefici alla giustizia e ai cittadini. La separazione delle carriere non è di destra o di sinistra, è un passo in avanti per il Paese che aspettiamo da più di 30 anni. Per questo io e tanti colleghi siamo al lavoro perché vinca il sì".

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