Pirelli, il CEO Andrea Casaluci: "L'elettrico ci ha aperto nuove porte. Il pneumatico del futuro sarà connesso"

Dalle sfide del futuro alla digitalizzazione e ai dati passando per la transizione elettrica: l'intervista al Chief Executive Officer di Pirelli, Andrea Casaluci

Pirelli, il CEO Andrea Casaluci: "L'elettrico ci ha aperto nuove porte. Il pneumatico del futuro sarà connesso"
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“Rimanere leader dell’alto-altissimo di gamma”. Andrea Casaluci, ingegnere classe 1973 e da agosto 2023 Chief Executive Officer di Pirelli, non ha dubbi: la partita da giocare è questa. Non solo in Europa ma in tutto il mondo.

Ma nel nostro continente la situazione attuale non è semplice.

“L'automotive in Europa vive un momento di trasformazione molto profondo e molto complesso. Dobbiamo stare al fianco dei nostri clienti storici, supportandoli in questa fase di transizione verso l'elettrico e verso la nuova mobilità, e nel contempo essere pronti all’arrivo di nuovi player. Serve il sostegno di tutta la filiera per accelerare questo processo di transizione e per farlo il modo migliore è investire in tecnologia e innovazione”.

Che altro?

“Poi c'è la sfida industriale, riguarda l'Europa intera che deve diventare più efficiente. Noi abbiamo da tempo intrapreso un percorso di ammodernamento delle nostre fabbriche, che saranno tutte mantenute e che continueranno a crescere in termini di automazione, di digitalizzazione, di elettrificazione, perché siano sempre più green e possano confrontarsi in uno scenario competitivo, perché l'Europa è e deve rimanere anche un polo di esportazione”.

Ha citato il segmento di altissima gamma, quanto è stato importante puntare su questo segmento alla luce anche degli avvenimenti nostrani di oggi?

“Per Pirelli è stata la svolta che oggi continua a farci vedere il futuro con fiducia. L'80% delle nostre vendite è concentrata nell'alto di gamma, in tutto il mondo. E questo ci rende molto più resilienti, perché anche in un contesto difficile (guerre, dazi, inflazione) il mercato dell'alta gamma continua a crescere a ritmi decisamente più elevati del mercato Standard. Il mercato dei pneumatici da 19 pollici e superiori cresce sette volte in più, quello dai 18 pollici cresce di cinque. C’è una tendenza molto importante e che riteniamo duratura, perché il parco circolante non cresce in numero di veicoli, ma diventa tecnologicamente sempre più sofisticato al suo interno. Quindi sempre più SUV, sempre più auto elettriche, sempre più vetture ad alta prestazione. E questo è il nostro campo di gioco”.

Quanto ha inciso l'elettrico nella vostra anche visione e quanto vi ha fatto cambiare proprio a livello di prospettiva la transizione elettrica?

“Per l'industria dei pneumatici, questa transizione rappresenta una grande opportunità, perché un'auto elettrica innanzitutto è più pesante, quindi ha bisogno di pneumatici che sostengano maggiore carico. Poi ha una coppia inerziale più elevata, quindi ha bisogno di pneumatici con più grip, soprattutto sullo spunto iniziale. Infine, c’è la durata delle batterie, un ambito ancora in fase di cambiamento. Il pneumatico deve contribuire con una resistenza al rotolamento contenuta per ridurre i consumi di energia. E infine, non essendoci più il rumore del motore, l'auto elettrica richiede gomme più silenziose per dare comfort acustico nell’abitacolo. Sviluppare pneumatici tenendo in considerazione queste quattro esigenze porta a un prodotto molto più complesso e con un alto livello di innovazione. Per Pirelli, che è leader in tecnologia, questa fase ha aperto nuove porte e collaborazioni, in particolare con i nuovi produttori dell'elettrico, americani e cinesi”.

Digitalizzazione, dati, lo pneumatico fonte inesauribile di informazioni, questo uno dei vostri focus principali. C'è la possibilità di estenderlo anche ad altri segmenti?

“Riteniamo che il pneumatico del futuro sia connesso e con un sempre minor impatto ambientale. Le innovazioni tecnologiche, come sempre, iniziano il loro cammino dall'alto-altissimo di gamma, dove c'è una maggiore possibilità di investire in ricerca, quindi è da qui che iniziamo a introdurre le tecnologie più avanzate che poi arriveranno su segmenti di veicoli a maggior diffusione. In questo anche il motorsport, a partire dalla Formula 1, è un alleato strategico che ci consente di sviluppare nuove soluzioni”.

Quale potrebbe essere secondo l'ingegner Casaluci la prossima sfida del futuro?

“Guardo gli ultimi anni che abbiamo vissuto: dal Covid in avanti Pirelli ha attraversato le tempeste dell'inflazione, delle guerre, della crisi della logistica, della supply chain, dei dazi. Ne è uscita più forte e meglio di altri fatto grazie a due cose: innanzitutto per merito di una strategia molto chiara e focalizzata, poi per il fattore umano. Abbiamo in tutto il mondo oltre 30mila persone appassionate che hanno un senso di appartenenza molto forte, professionisti competenti che vedono questo momento come una sfida da vincere, attraverso l’innovazione.

Quindi l’obiettivo, che coincide con la sfida più grande, è continuare ad avere un gruppo di persone motivate per proseguire in questo percorso. Dobbiamo alimentare la passione che, per rimanere nella metafora dell’auto, non è altro che il vero motore che fa muovere tutto”.

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