Renault Megane E-Tech Electric 220 CV: come va, autonomia reale e consumi

Compatta, tecnologica e piacevole da guidare, palesa tanta efficienza e buone percorrenze. Prezzi a partire da 40.950 euro.

Renault Megane E-Tech Electric 220 CV: come va, autonomia reale e consumi

Renault Megane E-Tech è l’erede della celebre berlina compatta due volumi omonima della casa francese. Dopo anni di onorata carriera si è arrivati ad una completa rivoluzione di brand, trasformandola in un vero e proprio crossover/monovolume super tecnologico, ergonomico e ideale per la città e, vera novità, completamente elettrico. L’avevamo già provata qualche mese addietro (qui la nostra prova), descrivendola nei minimi dettagli e prova alla quale vi rimandiamo per tutte le caratteristiche base del modello. Nel test di oggi - che riassume la nostra esperienza dopo quasi due settimane di utilizzo - vi raccontiamo le nostre impressioni circa i consumi, l’autonomia e, più in generale, il nostro rapporto con la vettura nella routine “tipo” di una decina di giorni. L’auto è stata utilizzata prevalentemente in città, senza un vero e proprio abbonamento di ricarica (che avrebbe aiutato notevolmente in ottica costi al kW) e durante un weekend è stata anche fatta una piccola gita fuori porta di un centinaio di chilometri per tratta.

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Design, dimensioni e tecnologia a bordo

Piccola infarinatura generale sull’auto, che ora è diventata un compatto crossover urbano da soli 4,20 metri di lunghezza per 1,77 di larghezza e 1,50 di altezza. Le dimensioni sono da classica vettura urbana ma che premia gli occupanti con un discreto margine per gambe e testa. È costruita a partire dalla piattaforma CMF-EV, nativa elettrica del gruppo francese, dedicata alle vetture a zero emissioni più compatte in commercio. Si tratta di una classica piattaforma a “skateboard” con tensione a 400V: i designer hanno ben pensato di collocare le quattro ruote agli angoli del veicolo, per migliorare la dinamica di guida, aumentare lo spazio per il pacco batterie - posto sotto all’abitacolo - e assicurare il massimo dello spazio per gli occupanti. Infatti il cofano è molto corto e il parabrezza è piuttosto vicino ai passeggeri anteriori, così da massimizzare i centimetri dei passeggeri posteriori. Anche il bagagliaio è davvero considerevole, a partire da ben 389 litri di capacità, un valore importante se confrontato alle dimensioni esterne e alla meccanica elettrica - che solitamente “ruba” spazio utile anche nel bagagliaio.

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Il design è a mio avviso pienamente riuscito, potendo ora conferire un aspetto moderno, ricercato e quasi premium alla vettura. I fari del frontale catturano lo sguardo, con la classica firma luminosa a Led di Renault, che abbraccia delle forme taglienti del paraurti. I gruppi ottici sono ovviamente full-led di serie per tutti gli allestimenti, ma possono avere anche la tecnologia a matrice con fascio adattivo. Stesso trattamento anche per le luci nel posteriore, ovviamente Led e con effetto tridimensionale con una fascia orizzontale che poi si estende per tutta la larghezza della vista. Apprezzo l’effetto “sospeso” del tetto, che quasi le conferisce una forma da coupé, grazie alla linea spiovente nel posteriore, la maniglia annegata nel montante C e le superfici vetrate particolarmente sottili. Enormi poi i cerchi in lega aerodinamici, fino a ben 20” ma dalla sezione della gomma piuttosto sottile, in ottica efficienza e per massimizzare la forza della frenata rigenerativa. Il nostro esemplare è equipaggiato con l’allestimento Iconic, il più alto in gamma, e sfoggia alcuni dettagli non previsti per i livelli inferiori. Buone anche le maniglie a scomparsa, per migliorare l'aerodinamica, sebbene non presentino una consistenza particolarmente robusta.

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E poi l’abitacolo, spazioso, semplice e di altissima qualità. Appena seduti a bordo potrebbe neanche sembrare una Renault, tanto è curato ogni dettaglio, sia dal punto di vista dei materiali che delle forme e del design. Le plastiche sono morbide e ben assemblate ovunque arrivino le mani, con tanti materiali soffici e una piacevole alternanza di soluzioni che conferisce un senso di eleganza e cura. Vi sono inserti in simil legno e alluminio a rendere il tutto più prestigioso. Due gli schermi che ci accolgono, orizzontale per la strumentazione e verticale, al centro, da ben 12 pollici per l’infotaiment. Si tratta di uno dei migliori sistemi mai provati su una vettura, basato su un processore Snapdragon dalle altissime performance: è fluido, immediato al tocco e ricorda molto la sensibilità che si ritrova su un iPad della Apple. Il tutto è sviluppato a partire da Google Automotive, perciò la navigazione sfrutta Google Maps e per la musica si può sincronizzare il nostro account di Spotify. Non mancano ovviamente Android Auto e Apple CarPlay wireless, ma risultano quasi superflui una volta provato il sistema nativo.

Com’è da guidare?

Nuova Renault Megane E-Tech sorprende fin dai primi chilometri, palesandosi come ottima vettura da tutti i giorni, ideale per coprire il classico spostamento casa lavoro. C’è spazio in ogni direzione, la seduta è comoda, dalla corretta postura e tutti i comandi sono facilmente raggiungibili. Lo sterzo assicura il giusto carico, né troppo pesante ma neanche troppo leggero e il perfetto comparto d’insonorizzazione la rende silenziosa e confortevole su strada. Non devono preoccupare più di tanto le grandi ruote da 20” perché le sospensioni lavorano bene e digeriscono a dovere tutte le buche, senza mai far troppo percepire vibrazioni o colpi secchi. Ciò che però ho maggiormente apprezzato è la prontezza all’erogazione del powertrain elettrico. La spinta è morbida, progressiva ma decisa e immediata, grazie ad una buona coppia istantanea (300 Nm) disponibili fin da subito. I 218 CV si sentono poi tutti, poiché dispone anche di un generoso allungo e in modalità Sport assicura progressioni brucianti al semaforo, con uno 0-100 km/h coperto in soli 7,5 secondi. Grazie alle diverse regolazioni della frenata rigenerativa è possibile impostare lo stile di guida che più preferiamo, arrivando fino a non toccare quasi mai il freno con l’impostazione più alta: una modalità di guida che ho molto apprezzato soprattutto per la semplicità d’uso, l’immediatezza e il miglioramento nell’esperienza complessiva. Macinare chilometri in città con lei è sicuramente meno impegnativo e più rilassante che con qualsiasi altra auto endotermica o, ancor di più, elettrica.

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E se mi allontano dalla città?

Megane E-Tech risulta ugualmente comoda e rassicurante anche quando gli spazi si ampliano. L’ottimo assetto e il buon sostegno laterale ci consentono di apprezzare anche le curve ad alta velocità o un misto veloce su una strada di montagna. Notevole la tenuta in curva e la precisione in fase di percorrenza. La spinta è sempre presente e lo sterzo appare diretto, corposo, come ci si aspetterebbe di trovare su una vettura di categoria anche superiore. Il fruscio aerodinamico aumenta solo oltre i 110 km/h, ma nella norma, anzi rivela tanto isolamento da rumori, vibrazioni e disturbi dall’esterno. Si tratta anche di un’elettrica tra le più leggere in commercio, con circa 1.668 kg in ordine di marcia, avvicinandola quindi molto alle masse di normali veicoli endotermici: in questo modo risulta agile nei cambi di direzione e, inevitabilmente abbassa anche i consumi. Positiva poi anche la disponibilità di ricarica fino a 22 kW in corrente alternata, utile per risparmiare tempo alle colonnine in assenza di stazione in corrente continua, dove è in grado di spingersi fino a 130 kW, non moltissimi ma raggiungibili in poco tempo e capace di mantenerli in maniera piuttosto costante.

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Consumi e autonomia reale

Durante il nostro test (temperatura media 25 gradi) siamo riusciti a raggiungere un consumo medio di circa 14,7 kWh/100 km, un valore che la pone nell’universo delle elettriche dalla buona efficienza, anche con uno stile di guida non molto tranquillo e pacato. Ho quasi sempre utilizzato la modalità Eco, dalla migliore erogazione e più morbida nella progressione, che ho personalmente preferito soprattutto nei contesti urbani. Questo ci porta a raggiungere un’autonomia ben superiore ai 400 km, rispetto ai 450 dichiarati da Renault. Tuttavia, guidando con uno stile più pacato e muovendosi solo in città, non è impossibile superare anche i 430 km, considerevole se si raffronta alla batteria da “soli” 60 kWh lordi. Spostandoci invece in ambito autostradale il consumo sale sensibilmente, superando di poco i 19 kWh/100 km, portandoci così ad un’autonomia teorica intorno ai 300 km ma sempre influenzata da temperature esterne e stile di guida.

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Prezzi e allestimenti

Relativamente semplificato e sintetico il listino di nuova Megane E-Tech, con sole versioni disponibili con taglio batteria da 60 kWh. Due i motori a listino, da 131 CV o 218 CV (come nel caso della nostra prova), con il primo a partire da 40.950 euro (esclusi incentivi) in allestimento Evolution ER, mentre il secondo più potente a partire da 42.450 euro in allestimento Techno, già riccamente accessoriato. La versione invece da noi provata, con allestimento Icon - al vertice della gamma - è disponibile a partire da 45.450 euro, con motore da 218 CV e sempre 450 km di autonomia dichiarata.

Considerazioni finali

Renault Megane E-Tech riconferma la buona impressione registrata nella prima prima di qualche mese fa: auto concreta, pensata per essere intuitiva, semplice da usare e un posto “sicuro” per qualsiasi spostamento casa-lavoro, senza sfigurare negli spostamenti fuori città. I consumi sono davvero contenuti, tra i 13 e i 15 kWh/100 km anche senza uno stile particolarmente gentile. La ricarica non è tra le più veloci, sopratutto in corrente continua (130 kW) ma è sufficiente per passare dal 20 all’80% in meno di 30 minuti, anche se per le micro cariche frequenti, il caricatore di bordo da 22 kW in corrente AC è una chicca, spesso difficile da trovare sul mercato. Con i 22 kW ricaricati in un’ora è verosimilmente in grado di percorrere circa 150 km, quindi un range piuttosto positivo. Il prezzo d’accesso è abbastanza accattivante, soprattutto se visto in ottica incentivi, che abbassano di altri 5.

000 euro - più eventuale rottamazione o sconto del concessionario - il prezzo finale. Model 3 ed MG4 rimangono comunque auto che entrano nella sua sfera di potenziali competitor, ma si distanziano per forme, qualità dei materiali o impatto visivo.

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