Sono i nostalgici della macelleria di piazzale Loreto. Che vorrebbero farci rivivere. Sono la Rete degli studenti, gli Studenti di sinistra e l’Unione degli studenti che, il 25 aprile, saranno, in prima fila perché «non bastano le dichiarazioni del senatore Marcello Dell’Utri a cancellare la storia e la memoria». E, come da copione, garantiscono che loro «la difenderanno». A dargli sostegno ci sono poi gli autonomi dei centri sociali che, bonta loro, già promettono «la replica del 1994» ovvero il 25 aprile della caccia agli esponenti del centrodestra, ai milanesi colpevoli di sfilare con una bandiera tricolore o di Forza Italia.
Tutto come da copione, così la sofferenza pagata col sangue del 25 aprile, il suo indubbio valore morale diventa esempio di faziosità e quella che deve rimanere festa di tutti diventa, nella trasfigurazione mistica della piazza, una strumentalizzazione inaccettabile con obiettivo «il neoduce Berlusconi che tiriamo giù».
E se Roberto Formigoni invita a «evitare polemiche inutili», facili strumentalizzazioni sull’assenza del sindaco Letizia Moratti - «non è che fisicamente il sindaco debba essere presente, l’importante è che sia rappresentata l’istituzione» -, per il segretario lombardo del Prc, Antonio Nicotra, bisogna esserci e «numerosi» contro «il segno di accelerazione del degrado democratico nel quadro politico scaturito dalle recenti elezioni». Già, avete letto bene: c’è «degrado democratico». Che è il preannuncio di una brutta, pessima giornata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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