da Roma
Autostrade più care da domani, 1° gennaio: entrano infatti in vigore gli aumenti dei pedaggi, i quali subiranno un ritocco verso lalto che è, in media, quasi del 2,4 per cento e che riguarda 23 società che hanno in gestione diversi tratti delle arterie lungo la penisola.
La media ponderata degli aumenti praticati dalle 23 concessionarie sarà infatti del 2,39 per cento, in base a quanto ha reso noto lAiscat (lAssociazione italiana società concessionarie autostrade), ma ogni gruppo praticherà un proprio ritocco, a seconda della convenzione che regola ciascun contratto. Ad esempio, Autostrade per lItalia, la maggiore tra le concessionarie, secondo le prime indiscrezioni dovrebbe godere di un aumento più consistente rispetto a quello medio, che si aggirerebbe intorno al 2,8 per cento, grazie allopportunità di recupero dellinflazione reale rispetto a quella programmata.
Vistoso il rincaro praticato dalla Strada dei Parchi, la concessionaria delle autostrade abruzzesi: sulla A24 Roma-LAquila-Teramo e sulla A25 Roma-Pescara laumento a partire da domani sarà del 5,87 per cento, come ha reso noto lo stesso gestore. «Un incremento - spiega la società - previsto nel bando di gara del 2001. Le tariffe restano comunque inferiori del 30 per cento rispetto alla media delle autostrade di montagna». E ancora, sulla Brescia-Padova, lincremento si aggirerebbe intorno all1,3 per cento.
«In qualche caso, tuttavia, gli aumenti applicati non saranno visibili nel singolo viaggio - ha spiegato il segretario generale dellAiscat, Massimo Schintu - dato lobbligo di arrotondamento ai 10 centesimi inferiore o superiore: se laumento è minimo, su un tratto breve il costo rimarrà invariato».
Le associazioni dei consumatori hanno già promesso che «non accetteranno passivamente» i nuovi rincari.