Autostrade, 16 miliardi per potenziare la rete

Ogni giorno 4 milioni di italiani usufruiscono dell’infrastruttura realizzata e gestita da Autostrade per l’'Italia - e dalle concessionarie collegate -, azienda totalmente detenuta dalla holding di partecipazioni Atlantia quotata a Milano con una capitalizzazione di oltre 12 miliardi (www.atlantia.it). Con una rete di 3.408 chilometri, si posiziona al primo posto in Europa tra i concessionari di costruzione e gestione di autostrade a pedaggio e dei connessi servizi alla mobilità. In sette anni dalla privatizzazione, Autostrade per l’Italia non si è mai fermata sulla strada dell’innovazione. L’azienda ha infatti adottato una politica di investimenti orientata prevalentemente al potenziamento della rete nazionale. Sono così progressivamente aumentate l’efficienza, la qualità del servizio, la sicurezza della rete. «Il rendimento sul capitale e la redditività sui ricavi sono stati riallineati alle performance degli altri operatori europei - precisa l’amministratore delegato Giovanni Castellucci - nonostante nostre tariffe continuino a crescere meno dell’inflazione».
Sicurezza e qualità del servizio sono state le aree di focalizzazione dell’attività. Nel 2006 le spese di manutenzione sono ulteriormente aumentate raggiungendo 460 milioni, rispetto ai 275 milioni di euro previsti nei contratti di concessione. Il risultato è stato il dimezzamento del tasso di mortalità sulla rete autostradale, passando da 1,1 morti per 100 milioni di km percorsi del 1999 agli 0,6 attuali. «È un risultato nettamente migliore di quello ottenuto dalle altre reti di trasporto su gomma e in anticipo sull’obiettivo decennale fissato dall’Ue - puntualizza Castellucci -; il miglioramento di tutti gli indicatori di sicurezza e qualità del servizio dimostra come la natura privata dell’azienda sia perfettamente compatibile con l’interesse pubblico». Il programma d’investimenti è di complessivi 16 miliardi, di cui 10 per la realizzazione delle nuove grandi opere di potenziamento della rete del gruppo, compresa la Variante di Valico, e circa 6 miliardi in altri interventi spalmati per tutta la durata della concessione, fino al 2038. «Nel periodo 2007-2012 destineremo circa 13 miliardi al potenziamento e ammodernamento della rete - continua Castellucci -: solo nel 2006 abbiamo investito più di un miliardo che ci permetterà, entro fine anno, di terminare i lavori su 200 dei chilometri oggetto di intervento. Complessivamente, stiamo realizzando e realizzeremo nei prossimi anni 50/60 chilometri di nuove terze e quarte corsie l’anno». Ma Autostrade per l’Italia guarda anche, anzi soprattutto, all’estero, in particolare all’Est europeo e al Sud America.
Da poco è stato conclusa la ricapitalizzazione di Stalexport, società polacca, quotata a Varsavia, titolare della concessione per l’autostrada Katowice-Cracovia. «Vogliamo diventare l’operatore leader in Polonia - conclude l’ad - dove nei prossimi sette anni dovrebbero essere realizzati 1.500 chilometri di nuove autostrade a pedaggio. Inoltre, siamo interessati alle gare in Russia.

Stiamo monitorando da vicino quelle relative alle tratte cittadine, in particolare nella zona di Mosca. Verificheremo poi se ci saranno le condizioni positive e se avremo i numeri per vincere le diverse gare per nuove autostrade programmate in Brasile, Cile e Messico».

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