Addio a Punzo, imprenditore “mercante“ che ha partecipato alla fondazione di Italo

Gli esordi nella bottega paterna, poi il Cis di Nola e il Napoli

Addio a Punzo, imprenditore “mercante“ che ha partecipato alla fondazione di Italo
00:00 00:00

Dal Cis di Nola a Ntv fino al Napoli Calcio. È morto a 88 anni l'imprenditore napoletano Gianni Punzo , tra i protagonisti dell’economia campana e italiana degli ultimi decenni.
L’imprenditore che amava definirsi “un mercante”, ricordava con orgoglio gli inizi, a 13 anni, come ragazzo di bottega per aiutare il padre nella vendita di biancheria. Il suo successo iniziò negli anni ’70 con l’intuizione di costituire, insieme ad altri operatori tessili, il Cis di Nola, che divenne uno dei principali snodi del commercio all’ingrosso oltre che il primo nucleo dell'attuale Interporto campano.
Vicepresidente del Napoli Calcio negli anni d’oro di Ferlaino, Maradona e dei due scudetti, nel 1987 fondò la finanziaria Cisfi, creatrice dell’Interporto che è oggi tra le principali strutture logistiche intermodali del Sud. È stato poi tra i fondatori della Banca Popolare di Sviluppo (costituita a luglio 2001, con 2.250 soci, un capitale di 46,5 milioni di euro e sette sportelli in Campania) e di Ntv spa, con Luca di Montezemolo e Diego Della Valle, per la creazione del secondo gestore italiano di treni ad alta velocità, Italo.
Nel 2007 Punzo dà alla luce il Centro Servizi Vulcano Buono, di cui diviene presidente. E nel 2010 esce da Confindustria Napoli con tutte le aziende del gruppo per divergenti vedute sul modo di rappresentare il sistema produttivo. Infine, è tra i promotori dei fondi di investimento nel lusso Charme I (sempre insieme agli amici Montezemolo e Della Valle) e Charme II.
«Con la scomparsa di Gianni Punzo perdiamo un imprenditore visionario, un uomo che ha saputo immaginare e realizzare un modello di sviluppo per la Campania e per il Mezzogiorno», ha commentato Fulvio Martusciello, segretario regionale di Forza Italia in Campania. Già Cavaliere del Lavoro, ad aprile 2006 gli viene conferita la laurea honoris causa in management aziendale internazionale della Facoltà di Economia dell’Università Parthenope. Nel 2008 è stato poi insignito del Premio San Gennaro istituito dall’omonimo Comitato diocesano della Curia Arcivescovile di Napoli.

Tra i suoi lasciti resta un’opera incompiuta: il sogno di realizzare un canale navigabile per connettere l’odierno scalo di Napoli all’Interporto di Nola. Nonostante l’affidamento dello studio di pre-fattibilità all’Università Federico II non se ne fece nulla.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica