
Mentre Mundys continua con il suo progetto sul fronte della mobilità sostenibile in Italia, creando più di 1.350 punti di ricarica per i veicoli elettrici in ambito autostradale ed aeroportuale, torna a guardare anche verso l'estero. Questa volta, nel mirino della società italiana delle infrastrutture, guidata da Andrea Mangoni, c'è Brightline, azienda ferroviaria americana che possiede la linea che collega Miami a Orlando.
L'interesse per il settore ferroviario da parte di Mundys non dovrebbe sorprendere.
L'azienda, che già gestisce concessioni aeroportuali e autostradali in numerosi Paesi, è infatti già presente come azionista di Gatelink, operatore dell'Eurotunnel. Così, non appena Brightline si è messa alla ricerca di nuovi investitori, Mundys ha deciso di esaminare il dossier della società, contattando direttamente il fondo Fortless, che controlla la società ferroviaria americana.
Negli Stati Uniti, il sistema ferroviario ha una profonda necessità di innovarsi per sviluppare anche una rete passeggeri e non solo per la logistica. In questa direzione, Brightline pianifica di espandere la flotta, creando una ferrovia ad alta velocità tra Los Angeles e Las Vegas, con tempi di percorrenza stimati 2 ore e 10 minuti e l'obiettivo di completarla entro il 2028. Si tratta di una tratta ad altissima richiesta, basti pensare
che ogni anno ci sono quasi 50 milioni di viaggi tra le due città e oltre l'85% di questi avvengono ancora in auto. Brightline prevede di servire 9 milioni di passeggeri all'anno. Questo rende la società particolarmente attraente per Mundys, ma non è tutto oro quello che luccica.
Sul fronte finanziario, infatti, nel 2024 Brightline ha registrato una perdita netta di circa 549 milioni di dollari.
Nonostante la forte crescita del traffico, la società è in difficoltà per il suo debito, e tra i nodi da sciogliere per la valutazione dei possibili investitori, c'è l'analisi del contesto politico americano attuale, vista la politica protezionista di Trump.