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Occupata l'ex Ilva di Taranto: presidi e blocchi stradali. Fiom: "È solo l'inizio"

A Genova i lavoratori passano la notte in strada. Il ministro Urso convoca un incontro con i sindacati e i lavoratori. Oggi in Cdm il decreto legge sull'Ilva

La manifestazione degli operai ex Ilva a Cornigliano (Genova), 19 novembre 2025
La manifestazione degli operai ex Ilva a Cornigliano (Genova), 19 novembre 2025
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L'ex Ilva di Taranto è occupata da stamattina. Dopo le assemblee, i lavoratori diretti, quelli dell'appalto e i sindacati, sono entrati nello stabilimento siderurgico. Sono previsti presidi a oltranza e blocchi stradali. Gli operai hanno gridato "vergogna, vergogna" contro il governo e commissari, chiedendo la revoca del piano presentato nei giorni scorsi e garanzie certe su decarbonizzazione, futuro produttivo e occupazionale, oltre alla riconvocazione immediata del tavolo a Palazzo Chigi. In mattinata, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, su richiesta delle organizzazioni sindacali e degli enti locali, ha convocato per venerdì 28 novembre, alle 15.30 a Palazzo Piacentini, un incontro sul futuro degli stabilimenti del Nord Italia dell'ex Ilva con i rappresentanti dei lavoratori e dei territori interessati. La riunione, viene spiegato, riguarderà i siti di Genova-Cornigliano (Liguria), Novi Ligure e Racconigi (Piemonte), "con l'obiettivo di aggiornare le parti anche alla luce del piano di manutenzione degli impianti e di formazione dei lavoratori presentato dai Commissari nel corso dell'ultima riunione del Tavolo Ilva a Palazzo Chigi". E per giovedì 20 nel pomeriggio è convocato un Cdm con anche al centro un decreto legge con misure urgenti per assicurare la continuità operativa degli stabilimenti ex-Ilva.

La mobilitazione è accompagnata da uno sciopero di 24 ore, ma le sigle non escludono che la protesta possa proseguire oltre la singola giornata, vista la tensione crescente nello stabilimento. La statale Appia è stata bloccata all'altezza del siderurgico, con disagi alla circolazione e lunghe code in entrambi i sensi di marcia. Il presidio rimane attivo mentre i lavoratori annunciano ulteriori iniziative se non arriveranno segnali dal governo. A Genova Cornigliano, i lavoratori hanno passato la notte in strada all'esterno dello stabilimento, in alcune tende allestite già da ieri sera. Il presidio potrebbe durare fino a domenica. Intanto oggi dovrebbe tenersi un primo incontro istituzionale in prefettura.

"Oggi dobbiamo mettere in campo iniziative di mobilitazione a partire dall'occupazione all'interno dello stabilimento, provando ad individuare tutta una serie di iniziative che comunque dall'altra parte fra un pò bloccheranno", le parole di Francesco Brigati, segretario generale Fiom-Cgil di Taranto."Non c'è nulla di quello che hanno rappresentato e hanno detto in tutto in giro per l'Italia, alla stampa, agli incontri che abbiamo fatto. Non c'è nulla. E quindi oggi noi mettiamo in campo un'iniziativa di mobilitazione forte e lo dico: prepariamoci perché non sarà una semplice passeggiata, non sarà una sola giornata di mobilitazione.

Questo è solo l'inizio. Facciamoci sentire dal governo Meloni perché se non risponderanno alle iniziative che metteremo in campo noi continueremo. Devono ritirare il piano di chiusura e noi da oggi ci mobilitiamo", ha affermato.

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