
Una montagna di dividendi da 701 milioni di dollari. Questo è quanto ha fruttato, riporta il Financial Times, la piattaforma di contenuti per adulti Onlyfans a Leonid Radvinsky che è l’unico azionista noto con la sua Fenix International Limited. E pensare che nell’ormai lontano 19 agosto del 2021, la società aveva annunciato di voler vietare i contenuti sessualmente espliciti. Una decisione fermamente mantenuta per sei giorni interi, prima di una clamorosa retromarcia sull’onda montante delle proteste globali di utenti e, in particolare, creatori di contenuti che temevano di poter perdere la loro fonte di guadagno.
A distanza di quattro anni, Radvinsky deve aver benedetto il giorno in cui ha deciso di ritornare sui suoi passi. Dopo aver rilevato Onlyfans nel 2018, l’imprenditore ucraino-americano oggi sta trattando per vendere la quota di maggioranza a un consorzio guidato dalla società di investimenti di Los Angeles The Forest Road Company, in un accordo che potrebbe valutare l'attività fino a 7 miliardi di dollari. Del resto, riferendosi ai dati inerenti al 2024,la piattaforma non è mai stata così popolare tra il pubblico e i creator. Anche l’Italia non fa eccezione, con personaggi di quel mondo divenuti anche noti: basti pensare all’eco mediatica del caso di Elena Maraga, maestra d’asilo licenziata dopo la scoperta del suo profilo Onlyfans.
Il numero di creatori di contenuti è cresciuto del 13%, raggiungendo quota 4,6 milioni, mentre il numero di account fan è cresciuto di quasi un quarto, raggiungendo quota 377,5 milioni. Il mercato più grande del gruppo sono di gran lunga gli Stati Uniti, ma la sede centrale e le tasse sono ancora nel Regno Unito.
La piattaforma ha dichiarato di aver incassato 7,2 miliardi di dollari dagli abbonati, in aumento rispetto ai 6,6 miliardi del 2024, e di aver distribuito 5,8 miliardi di dollari ai suoi creatori, ovvero 500 milioni di dollari in più (i creatori di contenuti trattengono l’80% di tutti i pagamenti sulla piattaforma).