Ultim'ora
Alessia Pifferi condannata in Appello a 24 anni
Ultim'ora
Alessia Pifferi condannata in Appello a 24 anni

Plenitude, l'energia che non si misura in kilowatt ma in persone

La società del Gruppo Eni unisce transizione energetica, inclusione e parità di genere, con l'obiettivo di azzerare il divario retributivo entro il 2025

Paola Osto, Head of Sustainability and D&I di Plenitude
Paola Osto, Head of Sustainability and D&I di Plenitude
00:00 00:00

C’è un’energia che non si misura in kilowatt ma in persone. È quella che fa pulsare Plenitude, la società controllata da Eni che ha scelto di mettere la sostenibilità - ambientale e umana - al centro del proprio modello di impresa. «Le persone sono il cuore della nostra organizzazione», afferma Paola Osto, Head of Sustainability and D&I di Plenitude, sintetizzando lo spirito di una realtà che ha fatto della sostenibilità e dell’inclusione una parte integrante della propria identità. Plenitude oggi è uno dei protagonisti della transizione energetica, grazie a un modello di business che integra la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, la vendita di energia e di soluzioni energetiche a 10 milioni di clienti tra famiglie e imprese, e una rete di circa 22 mila punti di ricarica per veicoli elettrici. Una presenza che attraversa oltre 15 Paesi e si alimenta dell’impegno di 2.800 persone. «Plenitude tutela e valorizza le diversità, le competenze e le aspirazioni di ogni persona, impegnandosi a creare un ambiente inclusivo e rispettoso», spiega Osto. L’azienda, in qualità di Società Benefit, ha inserito nel proprio statuto obiettivi di beneficio comune rivolti a persone, comunità, territori e ambiente. «Tra questi – sottolinea – l’impegno a promuovere la diversità e l’integrazione all’interno del luogo di lavoro».

Un impegno che prende forma in politiche concrete. Oggi Plenitude può contare su un equilibrio di genere paritario, con il 50% di uomini e il 50% di donne, e su politiche di welfare aziendale che tutelano la genitorialità e favoriscono l’equilibrio tra vita professionale e personale. Tra le misure introdotte, servizi dedicati al rientro post maternità e iniziative per sostenere la genitorialità condivisa. L’azienda è inoltre impegnata nella progressiva riduzione del divario retributivo di genere, con l’obiettivo di raggiungere entro il 2025 la parità salariale. «Attraverso il Sustainability Committee e l’unità Sustainability and D&I – prosegue Osto – garantiamo un presidio costante sulle tematiche legate all’inclusione e alla parità di genere».

Un impegno riconosciuto ufficialmente nell’agosto 2024, quando Plenitude ha ottenuto la certificazione per la Parità di Genere (UNI PdR 125:2022), uno strumento che incoraggia le aziende italiane ad adottare misure concrete in questo ambito. «La certificazione rappresenta una tappa di un percorso quotidiano – conclude Osto – fatto di scelte coraggiose e di un impegno costante per promuovere la parità di trattamento e di opportunità per tutte le persone».

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica