Tim Cook lascia Apple? Chi potrebbe essere il suo successore

L'azienda di Cupertino prepara il passaggio di consegne più delicato dalla morte di Steve Jobs

 Tim Cook lascia Apple? Chi potrebbe essere il suo successore
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Per Cupertino si profila un passaggio storico: secondo quanto riportato dal Financial Times, Apple avrebbe iniziato a definire in modo più serrato il piano che porterà all’uscita di Tim Cook dalla guida dell’azienda entro il 2026. Un’indiscrezione che scuote non solo il settore tecnologico, ma anche i mercati finanziari, consapevoli dell’impatto che un cambio al vertice avrebbe sulla società simbolo della Silicon Valley.

La sotria di Cook

Cook, che compirà 65 anni a novembre, era diventato amministratore delegato nel 2011, in un momento estremamente delicato: il ritiro di Steve Jobs per motivi di salute e la sua scomparsa pochi mesi dopo segnarono uno dei capitoli cruciali nella storia dell’azienda. All’epoca, non pochi analisti dubitavano che l’allora responsabile delle operazioni potesse raccogliere l’eredità di un leader carismatico e rivoluzionario. Eppure, la traiettoria del gruppo racconta un’altra storia: dalla sua nomina, Apple è passata da una valutazione di circa 350 miliardi di dollari a quota 4.000 miliardi, cifra che ne ha consolidato lo status di gigante globale e messo a tacere gli scettici.

Il processo aziendale e il piano valoriale

La parabola di Cook dentro Apple inizia però molto prima. Entrato nel 1998, quando l’azienda era in difficoltà, rivoluzionò la catena di approvvigionamento riducendo drasticamente scorte e costi operativi, costruendo una macchina logistica che ancora oggi viene studiata nelle business school. Sotto la sua guida, Apple non ha solo affinato i prodotti esistenti con Apple Watch, AirPods, iPad Pro e la rivoluzione dei chip Apple Silicon: ha anche imboccato con decisione la strada dei servizi, dando vita a Apple Music, Apple TV+ e all’intero ecosistema che oggi assicura ricavi miliardari e continui. Parallelamente, Cook ha impresso il proprio marchio anche sul piano valoriale: sostenitore convinto della privacy come diritto fondamentale, voce attiva sulle questioni ambientali e primo Ceo di una big tech a fare coming out pubblicamente, nel 2014.

Il passaggio di consegne

Ora, però, la fase di transizione sembra essere entrata nel vivo. Secondo fonti citate dal Financial Times, il board e il top management stanno affinando i dettagli del passaggio di consegne, che potrebbe essere annunciato all’inizio del 2026, verosimilmente dopo i risultati post-festivi sull’iPhone. Un tempismo che garantirebbe alla nuova leadership mesi cruciali per preparare la partecipazione alla Worldwide Developers Conference e al tradizionale lancio autunnale del nuovo iPhone.

I possibili successori

Tra i nomi in pole position spicca quello di John Ternus, attuale senior vice president dell’ingegneria hardware. In Apple dal 2001, è stato protagonista dello sviluppo di prodotti chiave e la sua eventuale nomina segnalerebbe un ritorno a una guida con radici profonde nell’hardware, in un momento in cui la competizione sull’intelligenza artificiale si fa sempre più serrata. Il contesto interno sembra andare nella stessa direzione: tra il 2025 e il 2026 Apple ha già assistito agli addii di figure storiche come Luca Maestri e Jeff Williams, indizi evidenti di una riorganizzazione in corso.

Lo stesso Cook aveva più volte affermato di immaginare un successore proveniente dall’interno, ricordando come Apple abbia "piani di successione estremamente dettagliati". Nel 2023 aveva dichiarato che non era pronto a lasciare, ma quel “ancora per un po’” oggi sembra avvicinarsi alla sua naturale conclusione.

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