Zest spa approva la semestrale e convoca l'assemblea per l'aumento di capitale

La società attiva nello sviluppo e nella gestione di progetti innovativi nel settore energetico ha presentato i dati finanziari del primo semestre e convocato un'assemblea per il 28 ottobre

Zest spa approva la semestrale e convoca l'assemblea per l'aumento di capitale
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Zest S.p.A., player di punta nell’innovazione digitale ed ecosistema di startup in Italia, ha presentato la Relazione Finanziaria Semestrale 2025 evidenziando un percorso in evoluzione tra efficienza gestionale, ridefinizione degli obiettivi e sfide sul fronte dei ricavi. Dopo la fusione tra LVenture Group e Digital Magics, Zest conferma la volontà di consolidare la propria presenza tra gli attori di riferimento del venture capital nazionale e internazionale.

Nel dettaglio, la società ha chiuso il primo semestre con ricavi pari a 4,34 milioni di euro, in calo del 12% rispetto allo stesso periodo del 2024. La flessione interessa soprattutto il comparto Investments, che si ferma a 1,11 milioni, mentre Innovation mantiene quasi invariati i propri volumi, e la divisione HUB segna una lieve crescita. Risultato negativo anche sul piano del margine operativo, con un EBITDA operativo che, seppur migliorato a -0,69 milioni rispetto ai -2,33 mln del 2024, evidenzia come la redditività resti ancora una sfida fondamentale. L’EBITDA complessivo si attesta a +0,23 milioni, ma non è paragonabile a quello dell’anno precedente, che risentiva di componenti straordinarie.

Il risultato netto chiude con una perdita di 330 mila euro, a fronte di un utile di 7,7 milioni di euro nel giugno 2024: anche in questo caso il confronto è influenzato da voci straordinarie che avevano inciso positivamente dodici mesi fa. Un segnale invece incoraggiante viene dalla riduzione del debito finanziario netto, sceso a 5,6 milioni, oltre 1,3 milioni in meno rispetto a fine 2024. In parallelo, il patrimonio netto del gruppo si attesta a 42,6 milioni, con una contrazione legata principalmente all’andamento del portafoglio partecipazioni.

Sul fronte investimenti, il primo semestre 2025 ha visto la realizzazione di 23 operazioni per un valore complessivo di 1,4 milioni di euro. Le startup partecipate da Zest hanno saputo raccogliere, nel periodo, oltre 36 milioni di euro complessivi di capitale, avvalendosi di un effetto leva superiore a 25 volte quanto investito direttamente dalla società, dato che conferma la capacità del gruppo di attrarre capitali e di valorizzare l’ecosistema. Particolarmente rilevanti, in questa dinamica, le due exit del semestre: la cessione della società Vikey S.r.l. al gruppo Zucchetti e la vendita di strumenti finanziari di STIP AI S.r.l., che hanno generato introiti complessivi pari a 1,52 milioni di euro, con moltiplicatori rispettivamente di 2,78x e 2,25x sul capitale investito.

Alla luce di questi risultati, il Consiglio di Amministrazione ha proposto un aumento di capitale in opzione fino a 4,5 milioni di euro, che sarà sottoposto all’assemblea straordinaria del 28 ottobre. Le nuove risorse verranno impiegate per sostenere nuovi investimenti, proseguire con operazioni di follow-on sulle partecipate più promettenti, rafforzare i progetti strategici sulla frontiera tecnologica — dall’intelligenza artificiale alle CleanTech — e accelerare l’esecuzione del piano industriale 2025-2029. L’aumento di capitale, si legge nella nota, rappresenta un passaggio chiave per consolidare la crescita e il posizionamento competitivo, sia in Italia che in Europa, pur presentando un effetto diluitivo stimato nell’ordine del 10%.

Dal punto di vista delle prospettive, il management sottolinea l’impegno a lavorare su più leve: dal contenimento dei costi operativi, già abbattuti sensibilmente grazie alle sinergie post-fusione, alla valorizzazione del portafoglio partecipazioni, in particolare nei settori a più alto valore aggiunto come quello dell’Artificial Intelligence, sempre più centrale sia nelle strategie d’investimento che nel potenziale di exit. Il rilancio dei ricavi attraverso le attività di consulenza e la creazione di nuove partnership industriali resta una priorità, mentre il consolidamento di rapporti istituzionali e l’allargamento del network di investitori sono considerati determinanti per favorire lo sviluppo di una filiera del venture capital europea.

Non manca, infine, la nota di governance: insieme all’aumento di capitale, l’assemblea dovrà pronunciarsi sulla nomina di un nuovo consigliere, dopo che ad aprile sono state rassegnate le dimissioni di un membro del CdA.

Il bilancio semestrale di Zest fotografa dunque una società solida, ben posizionata nei principali settori dell’innovazione, capace di reagire in modo proattivo alle criticità di mercato, ma

consapevole che la crescita futura passerà dalla capacità di accelerare il proprio modello di business, cogliere nuove opportunità e rafforzare il dialogo con l’intero ecosistema nazionale e internazionale dell’innovazione

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