Bilancio 2008 in utile per Azimut che, malgrado la morsa della crisi finanziaria internazionale, si ripromette di staccare un assegno da 12,9 milioni di euro per i suoi azionisti in termini di dividendi. «Proporrò al cda di sottoporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di una cedola ordinaria in linea con quella degli anni precedenti, ovvero di 0,10 euro per azione», ha detto l’amministratore delegato di Azimut, Pietro Giuliani. Il 2008 ha risentito del tracollo delle Borse (i deflussi sono ammontati a 107 milioni anche se la raccolta netta è rimasta positiva per 79 milioni grazie alla componente amministrata) ma quest’anno il gruppo conta di centrare un risultato migliore, ha detto Giuliani. Un segnale di fiducia che si unisce alla decisione, annunciata ieri, di 46 manager di Azimut di scommettere sulle prospettive del gruppo acquistandone azioni di tasca propria. Nonostante le due crisi sofferte dalle Borse negli ultimi dieci anni e la sempre maggiore fuga degli italiani verso i titoli di Stato, Giuliani ha inoltre difeso la convenienza di investire sulle azioni, anche senza allungare l’orizzonte temporale: «Se i cicli si accorciano un orizzonte di 6-7 anni basta: è sufficiente che riesca a contenere un ciclo positivo e uno negativo».
Per risollevarsi l’industria italiana del risparmio gestito deve però innovare, ha spiegato Giuliani, annunciando l’ampliamento dell’offerta di Azimut con tre fondi di nuova concezione: Q-Bond, Dynamic Trading e Alpha Plus Europe: quest’ultimo nasce nel solco di Alpha Plus, che in tre mesi ha raccolto oltre 900 milioni e sarà chiuso al raggiungimento di un miliardo di patrimonio. Azimut prosegue inoltre i lavori per costruire la prevista Sgr comune con Popolare di Vicenza e Cattolica Assicurazioni anche se, ha ammesso Giuliani, la crisi ha “rallentato” il progetto. MR- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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