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Baby gang Assaltano dei coetanei, presi due immigrati

Dopo essere stati pizzicati dai carabinieri hanno giurato di essere minorenni, ma l’esame radiologico ha confermato che solo il senegalese aveva 17 anni. E se l’è cavata con una denuncia. Mentre il suo complice romeno aveva già compiuto 18 anni ed è finito a San Vittore. Mettendo così momentaneamente fine a una carriera di rapinatore da strada.
La strana coppia, l’abbinamento di nazionalità è infatti quanto meno inconsueto, entra in azione l’altra sera intorno alle 22.30 in via Pagano. Dopo essere scesi da un autobus, i due balordi notano sul marciapiede opposto tre liceali di italiani, due di 18 e uno di 17 anni e passano subito all’azione. L’africano prende uno dei tre ragazzi per il collo mentre il romeno estrae un coltellino a serramanico. I balordi intimano quindi ai tre di consegnare soldi e cellulari, «invito» prontamente accolto dalle vittime. Raccolto il bottino i due si danno alla fuga, lasciando in mezzo alla strada i tre derubati. Che fermano quasi subito un automobilista a cui chiedono di chiamare il 112.
Dalla centrale l’allarme rimbalza alle pattuglie del radiomobile dell’Arma che iniziano a convergere in zona. Uno degli equipaggi, passando per un via poco distante, nota due ragazzi, uno bianco e uno nero, che hanno un sobbalzo alla vista della macchina dell’Arma. Annotano l’episodio e raggiungono le vittime che stanno fornendo le descrizioni degli aggressori ai colleghi. Vale a dire su per giù coetanei, uno di pelle scura, vestiti da «rapper» con pantalonacci larghi, bandane e cappellini con visiera: proprio loro.
I due militari tornano sul punto dove hanno visto i due sospetti e passando davanti al Mc Donald’s di piazza Buonarroti li vedono tranquillamente seduti a un tavolo del fast food. Acchiappati non tardano a confessare, anche perché dai loro zainetti spuntano fuori i giubbotti usati nell’aggressione, i quattro cellulari delle vittime senza schede sim, più altri quattro telefonini, rapinati chissà dove e a chi. Entrambi hanno detto di essere da soli in Italia, senza famiglia o parenti, di dormire dove capita e di essere minorenni.

Vero, in base alla radiografia del polso, solo per l’africano che comunque è risultato già fermato per un’altra rapina nel 2004. L’altro è invece un romeno, Baron Chilimbar, che i 18 anni li ha compiuti almeno da un mese.

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