Bacon, mostra aperta

Dopo lo stop dell’annonaria, la rassegna ha avuto il via libera. Lavori a Palazzo Reale di notte per risolvere i problemi

Bacon, mostra aperta

L’apertura della mostra non ha chiuso le polemiche. Ieri alle 11 in punto la Commissione di vigilanza, di cui fa parte anche la polizia annonaria, è tornata a Palazzo Reale per un sopralluogo. Martedì sera aveva fatto un blitz poco prima che arrivasse il sindaco Letizia Moratti per il taglio del nastro all’esposizione dedicata a Francis Bacon: ha imposto di sistemare le inadeguatezze all’impianto elettrico, all’illuminazione delle uscite di sicurezza e persino alla moquette. I tecnici del Comune hanno lavorato di notte e nelle prime ore della mattinata e alle 12, due ore e mezza dopo l’orario di apertura previsto, la mostra ha potuto aprire i battenti. «Ci sono gli estremi per l’abuso d’ufficio - attacca l’assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi, infuriato per la terza visita dell’annonaria in poco più di un mese -. Se ci fossero stati davvero problemi ci sarebbe voluto più tempo per sistemarli, questo dimostra la pretestuosità dell’impresa della commissione di vigilanza». Martedì sera il critico d’arte era agguerrito: «Chi lavora qui devono essere rispettato, è intollerabile che questi funzionari per affermare il loro piccolo potere vogliano fare una campagna elettorale contro la città. Domani (ieri, ndr) alle 9.30 sarò a Palazzo Reale e farò entrare la gente alla mostra, se verranno questi signori li caccerò a calci». In realtà, ieri mattina Sgarbi non si è visto, e la gente che è arrivata comunque presto e ha trovato il portone chiuso è rimasta doppiamente delusa: «Ma come, non doveva aprirci Sgarbi?», si è lamentata una milanese. Parecchia la gente in fila dalle 9.30 ma che è rimasta al freddo fuori dal portone. «Ho fatto 150 chilometri per venire a vedere la mostra - ha protestato Renzo Ferrari, pittore svizzero - se non ci sono motivi gravi, è una brutta sorpresa per i visitatori». «Quando ho saputo che c’era la mostra di Bacon sono partito apposta da Bari - ha raccontato Giovanni Pedote -: non lo sapevano prima che era inagibile?».

In coda gente da Roma e Firenze: «Abbiamo sentito che ci sono problemi tra il Comune e i vigili, li risolvano senza farla pagare ai visitatori». A mezzogiorno comunque l’attesa è stata premiata, portone aperto agli amanti dell’arte.

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