Ballerina licenziata per la denuncia Incalzato dalla tv Pisapia interviene

Finora il Comune di Milano non è mai intervenuto sul caso di Mariafrancesca Garritano, la prima ballerina del teatro alla Scala licenziata dopo aver denunciato che nel mondo della danza una ragazza su cinque soffre di anoressia. Solo l’assessore Chiara Bisconti aveva chiesto chiarimenti al teatro. Da Giuliano Pisapia, che è anche presidente della Fondazione Scala, nemmeno una parola sul licenziamento. Finché non si è trovato di fronte ai microfoni delle Iene. Solo davanti alle telecamere il sindaco ha assicurato che nel prossimo consiglio di amministrazione porrà «il problema» e si informerà per capire come sia andata la storia del licenziamento. «Il tema dell’anoressia - ha aggiunto Pisapia - è un tema troppo delicato per parlarne con serenità. Ho letto sui giornali del licenziamento. Io so per certo che la Scala su questo tema è molto attenta».
Dal canto suo, il corpo di ballo della Scala parla di strumentalizzazione dei fatti a scopo pubblicitario. E la scuola di ballo affida la sua posizione a una nota in cui precisa che le ragazze sono seguitissime da medici e dietologi. In teatro specificano che non c’è la presenza fissa di un dietologo «per la mancanza di casi critici». A sottolinearlo è la direzione dell’Accademia Teatro alla Scala. Dal punto di vista medico ogni anno i nuovi allievi sono sottoposti a visite cardiologiche e ortopediche. Poi durante l’anno ci sono controlli su tutti i 200 alunni, il servizio medico ortopedico è presente due volte la settimana mentre tutti i giorni c’è il fisioterapista.

Per quanto riguarda l’alimentazione, gli alunni che hanno dei problemi sono indirizzati a tre medici dietologi e questo vale nel caso in cui «l’allievo/a ingrassa o dimagrisce per effetto di una dieta non equilibrata, oppure nel caso di aumento di peso dovuto al passaggio in età adolescenziale, ma sempre dal punto di vista della corretta ed equilibrata assunzione di carboidrati, proteine e zuccheri per un atleta».

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