Tre milanesi su dieci vanno alle urne. Ma di quel 33,61 per cento degli elettori che ritorno ai seggi solo il 28,4 per cento sceglie di votare anche i referendum. Come dire: la Provincia di Milano ha più appeal dei tre quesiti referendari e la stragrande maggioranza dei votanti non ritira le schede dei referendum. Fotografia che ha un significato politico: a mettere nelle urne le tre schede sono soprattutto gli elettori che seguono le indicazioni di voto del Pd e dellItalia dei Valori. Chiaro a tutti, dicono gli analisti, che la stragrande maggioranza dei milanesi segue lindicazione sia dei leghisti che del candidato Pdl Guido Podestà: «Non partecipare al referendum». I milanesi avrebbero dunque puntato su Palazzo Isimbardi. Lo scarto, quindi, pari a quasi cinque punti potrebbe consentire al centrodestra di guardare con tranquillità al risultato finale.
Naturalmente, ogni voto è utile, necessario per cancellare l«anomalia» della Provincia guidata dalla sinistra. E anche oggi è possibile, seggi aperti sino alle 15. Poi, lo spoglio e lattesa. Che riguarda anche dieci amministrazioni locali, dove il centrodestra è in vantaggio e dove cè voglia di festeggiare.Il ballottaggio tira di più dei referendum: al voto 3 milanesi su 10
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