Banca Generali Utile in crescita del 30%, sale la cedola

Un balzo del 30% dell’utile netto: Banca Generali (controllata per il 65% dalle Assicurazioni Generali) ha chiuso il 2010 con un risultato particolarmente positivo in un contesto di crisi. L’amministratore delegato Giorgio Angelo Girelli, che guida l’istituto dal 2000, sottolinea «il risultato buono in un anno non semplice». In termini assoluti, i profitti sono ammontati a 82,2 milioni di euro, in crescita del 30% rispetto al 2009. Cifra che permetterà la distribuzione di un dividendo di 0,55 euro per azione (questa la proposta del cda), contro gli 0,45 precedenti, per un ammontare di 61,3 milioni. Tra i principali dati di bilancio, il margine di interesse è sceso del 12% a 43,2 milioni, le commissioni sono aumentate del 7,2%, il margine di intermediazione è di 254,4 milioni, stabile. Il risultato operativo è cresciuto a 118,4 milioni (+12,2%). Il totale dell’attivo è di 3,808 miliardi, le masse gestite e amministrate sono pari a 23,6 miliardi (+6%).

L’inizio del 2011 è stato intanto positivo, con 251 milioni di raccolta netta. Girelli osserva l’incremento «della qualità degli utili, sui quali è diminuita la volatilità» perché derivanti in maniera più significativa «dall’aumento delle entrate ricorrenti, che danno più solidità alla gestione».

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