Le banche aprono i forzieri dell’arte

Le banche aprono i forzieri dell’arte

Torna «Invito a Palazzo», la manifestazione promossa dall’Abi che negli ultimi anni ha ottenuto un successo clamoroso. Ancora una volta i palazzi delle banche aperti al pubblico, e ancora una volta capolavori dell’arte antica e moderna a disposizione dei visitatori. Dalle ore 10 alle 19 di sabato 4 ottobre dunque ingresso gratuito e visite guidate, in italiano e in inglese in in undici palazzi romani. Sebbene tutte le sedi siano piuttosto vicine, a disposizione dei visitatori ci sarà una navetta, gratuita, che faciliterà gli spostamenti. L’opportunità di visitare questi luoghi trova la sua eccezionalità non solo nel poter ammirare quadri, libri preziosi, ma anche documenti riservati, carteggi, che si potranno trovare per esempio presso la sede dell’Unicredit di piazza Monte di Pietà. Nella stessa sede imperdibile la cappella di Francesco Peperelli, considerata da molti una delle più interessanti espressioni del Barocco Romano. Uno sguardo attento verso il passato ma una grande sensibilità anche per il contemporaneo è la caratteristica della Bnl di via Veneto. L’edificio, realizzato da Piacentini, contiene opere come la Giuditta e Oloferne di Lorenzo Lotto, tele di Corot, Morandi e Schifano. A Palazzo Altieri il maggior numero di sedi di banche. Intanto l’Abi stessa, che tra i capolavori dei suoi appartamenti annovera l’affresco Allegoria della Clemenza, del Maratta; la Banca Finnat, con il soffitto del Canuti, e infine la Banca Popolare, che ha deciso di adibire l’intero secondo piano nobile a sede di rappresentanza. Poi ancora a via Lata l’Unicredit Banca, dove si può apprezzare un’immagine del Cristo Morto, dipinto su tavola attribuito a Luca Signorelli. Nel Palazzo della Dexia Crediop, a via XX Settembre, una vera e propria mostra, intitolata Il colore e lo sguardo, che raccoglie i lavori significativi della collezione della banca, arrivando fino all’ultimo acquisto (Aleph, tela di Mimmo Paladino). A Palazzo Mancini invece, presso la sede del Banco di Sicilia, interessanti alcuni fregi, affreschi, soprattutto le scene copiate dalle logge di Raffaello. A palazzo Rondanini (via del Corso), invece, l’atmosfera è intrisa di humus del periodo del Rococò.

Per concludere la passeggiata, la sede del Mediocredito Centrale, in via Piemonte, in un delizioso villino Liberty, costruito da Pincherle, all’interno del quale rivive la relazione Luisa Casati Stampa e D’Annunzio, grazie a un carteggio oggi visibile. Info: 06. 6767990

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