Banda delle «molle» Italo-egiziano finisce ai domiciliari

Un secondo giovanissimo italo-egiziano è stato arrestato due giorni fa dai carabinieri dopo l’aggressione avvenuta a metà giugno nei giardinetti di viale Argonne, dove vennero rapinati due quindicenni. Gli adolescenti vennero picchiati e derubati di soldi e cellulari da una ventina ragazzi tra i 14 e i 20 anni, alcuni italiani, molti nordafricani. Ma i colpi della banda potrebbero essere molte di più: almeno altre cinque.
Le indagini avevano già consentito l’8 settembre di arrestare un primo egiziano di 17 anni, riconosciuto dalle vittime tra una trentina di foto scattate dai militari a un serie di soggetti sospetti. E l’altro giorno è finito in manette un secondo diciassettenne, papà egiziano e mamma italiana. Entrambi studiano e per questo sono finiti ai domiciliari, assistiti dai servizi sociali e con il permesso di continuare a frequentare la scuola.
I due ragazzi farebbero parte di un gruppetto italo-maghrebino ritenuto responsabile di almeno una mezza dozzina di aggressioni ad altri adolescenti. La gang agiva nei giardinetti attrezzati di viale Argonne e per questo fu ribattezzata «la banda delle molle», da un particolare tipo di gioco.

Le altre cinque rapine sono avvenute il 6 aprile in piazzale Susa, ai danni di un 17enne, circondato da una ventina di giovani stranieri a volto scoperto; il 21 aprile in via Reina è toccato a due 15enni, aggrediti da sei ragazzi; il 24 aprile in via Nullo, ai danni di una ragazza di 16 anni; il 6 giugno in piazzale Insubria, dove un 17enne è stato aggredito da due minorenni; l’11 ottobre in via Botticelli, dove un 15enne è stato malmenato da tre stranieri di circa 20 anni.

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