Venti interminabili minuti di paura. Non è il titolo di un film dazione, ma quanto è accaduto davvero ieri pomeriggio, a San Giuliano. Dove due rapinatori in fuga hanno rischiato di fare una strage. Sono infatti saliti su un autobus di linea pieno di gente dopo aver messo a segno un colpo alle Poste e ancora con i revolver calibro 357 magnum in pugno: armi con una forza dimpatto bestiale. Un appuntato e un brigadiere del nucleo radiomobile della compagnia di San Donato Milanese, coraggiosi e abilissimi, saliti sullautobus - mentre i passeggeri che lo affollavano in quel momento, in preda al panico, urlavano e scappavano - hanno bloccato uno dei balordi, un pluripregiudicato 35enne di Rapallo, Piergiorgio Garosio, che puntava la pistola contro di loro. «Professionisti» dicono i carabinieri, mentre danno la caccia al complice, dileguatosi tra la folla del bus.
Ma andiamo con ordine. I due rapinatori, a volto scoperto e protetti da giubbotti antiproiettile, entrano alle Poste di via Roma, a San Giuliano. Sono le 17.30. Entrambi sono armati e farsi consegnare il denaro non è unimpresa. Quando escono e fanno per scappare sulla loro moto, il mezzo non riparte. Allora sparano due colpi contro una Punto che passa di lì, per appropriarsene e fuggire. Ed è solo un miracolo se non centrano il guidatore. Un vecchietto che, terrorizzato, non si si ferma ma scappa a tutta velocità. A quel punto però non resta che lautobus.
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