Roma - In frenata la ricchezza delle famiglie
italiane, mentre aumentano i debiti. E non solo: aumenta la
disparità tra le poche famiglie che dispongono di una ricchezza
elevata e le tante sempre più povere. I dati, contenuti nel
Supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia dedicato
agli indicatori monetari e finanziari, indicano che nel 2007 la
ricchezza netta delle famiglie italiane si è attestata a circa 8.512
miliardi di euro, crescendo rispetto al 2006 del 3,9%, «un valore -
precisa il bollettino - inferiore al tasso medio di crescita annuale del
periodo 1995-2006». Un rallentamento "imputabile a una
sostanziale stasi delle attività finanziarie (aumentate dello 0,6%) e -
si legge - alla crescente incidenza dei debiti (+8,2%)". In termini pro
capite il tasso di crescita è del 3 per cento, essendo la popolazione
aumentata dello 0,8 per cento nello stesso periodo. A prezzi
costanti la crescita della ricchezza complessiva rispetto al 2006
risulta pari all’1,7 per cento (circa 139 miliardi di euro del 2007) e
l’aumento pro capite è dello 0,8 per cento.
Il 10% ha la metà della ricchezza Il 10% delle famiglie
italiane detiene quasi la metà della ricchezza complessiva. Lo
sostiene la Banca d’Italia in un’indagine su "La ricchezza delle
famiglie italiane", secondo cui alla fine del 2007 la ricchezza netta
per famiglia ammontava complessivamente a circa 360 mila euro
(143 mila euro pro-capite).
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