Economia

Bankitalia: rallenta il pil 2008 La crescita si ferma all'1%

Secondo il bollettino di Via Nazionale la ripresa si arresterà: "A causa dell'auemnto dei prezzi del petrolio e della crisi dei mutui subprime". Fattori che causano anche l'aumento dell'inflazione e una contrazione dei consumi interni. "Bene i conti pubblici"

Bankitalia: rallenta il pil 2008 
La crescita si ferma all'1%

Roma - Il Pil italiano crescerà nel 2008 e nel 2009 di "circa l’1%". È quanto si legge nell’ultimo bollettino della Banca d’Italia appena pubblicato dove si spiega che rispetto alle previsioni di via Nazionale di luglio "il quadro di riferimento esterno si è deteriorato in misura marcata" dovuto soprattutto a fattori esterni come il petrolio e la crisi dei mutui che hanno analoghi impatti sugli altri Paesi. Per lo scorso anno invece "sulla base delle stime peri il quarto trimestre" il Pil sarebbe cresciuto dell’1,9% (1,7% corretto per giornate lavorative.

Inflazione L’inflazione al consumo "si collocherebbe in media poco sopra al 2,5% nel 2008". È quanto si legge nell’ultimo bollettino della Banca d’Italia appena pubblicato. Secondo le previsioni di via Nazionale il carto-vita "ritornerebbe attorno al 2% nella parte finale dell’anno e nella media 2009". La causa è da cercare "soprattutto negli aumenti dei prezzi internazionali del greggio e dei beni agricoli e solo in parte all’accelerazione dei costi interni".

Conti pubblici I conti pubblici italiani hanno registrato lo scorso anno un "significativo miglioramento dei saldi" rispetto al 2006. Il fabbisogno del settore statale "è sceso al livello più basso dal 2000" e l’indebitamento netto e il debito "dovrebbero collocarsi su livelli inferiori alle stime indicate dal governo a fine settembre (rispettivamente 2,4% e 105%)". Nel 2007 - ricorda via Nazionale - il fabbisogno del settore statale è stato pari a 27 miliardi in flessione rispetto ai 34,6 del 2006. In rapporto al prodotto è passato dal 2,3% del 2006 all’1,7%. Sui risultati "ha influito il significativo aumento del gettito dell’autotassazione". E più in generale, per quanto riguarda le entrate, Bankitalia ricorda che quelle tributarie già contabilizzate sono aumentate del 4,8% (18,8 miliardi). "Molto sostenuta" la crescita dell’Ires. Bankitalia segnala inoltre che il fabbisogno delle pubbliche amministrazioni nei primi 10 mesi dell’anno è stato inferiore di circa 20 miliardi rispetto all’anno precedente. E se i dati dell’ultimo bimestre fossero positivi si attesterebbe al 2,5% del Pil "il valore più basso degli ultimi 4 decenni".

Crollo consumi Rallentano i consumi delle famiglie italiane (+2% nei primi 9 mesi 2007) anche se il reddito disponibile reale sarebbe cresciuto (sempre nei primi 9 mesi 2007) dell’1,5%. È quanto afferma la Banca d’Italia nell’ultimo bollettino economico spiegando che la decelerazione è "risultata dalla minore spesa in beni durevoli e generi alimentari solo in parte compensata dal positivo andamenti di quella in servizi". In particolare la contrazione dei consumi alimentari "in atto dalla fine del 2006 potrebbe essersi accentuata nei mesi più recenti in seguito all’aumento dei prezzi dovuto ai rincari delle materie prime". Inoltre "gli ultimi dati sulle vendite al dettaglio segnalano un ulteriore rallentamento degli acquisti di beni non durevoli".

In controtendenza il risultato positivo delle immatricolazioni auto che dipenderebbe però dalla fine degli incentivi all’acquisto prorogarti solo di recente.

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