Voce impostata (e del resto è un attore), sguardo ammaliante fisso verso la platea, bella presenza e frasi ispirate. Povero Luca Barbareschi: sembrava indirizzato verso una sicura bella figura, nel presentare ieri al festival del cinema di Venezia il film Noi credevamo di Mario Martone, nel quale ricopre un ruolo di primo piano. Ma purtroppo, oltre alle classiche e inattaccabili frasi a effetto («un Paese senza memoria non va avanti») il deputato Fli ha voluto avventurarsi anche in spinosi commenti sulla situazione politica attuale. E qui si è scottato. «La Padania non esiste - ha dichiarato ai cronisti - è uninvenzione elettorale. I leghisti poi non dovrebbero cantare il Va Pensiero, era una canzone degli schiavi, ma questo forse non lo sanno».
«Se Barbareschi vuole veramente acculturarsi - ha ribattuto il senatore del Carroccio Piergiorgio Stiffoni - gli consiglio la lettura dei Quaderni della Fondazione Agnelli del 1991, quando in epoca non sospetta si parlava di Padania come macroregione economica europea. Gnurant!».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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