«Basta regali, la Regione compri le nuove quote»

Pietro Tatarella, lei in Consiglio comunale fu uno dei pochi a restare vigili durante tutte le 27 ore di seduta-fiume su Sea, e conservò le energie non solo per far volare in aula la delibera (nella foto), ma anche per denunciare che qualcosa non andava..
«Noi del Pdl chiedevamo paletti precisi, per evitare la svendita di Sea, e avvertivamo la maggioranza: “Oggi vendete il 29% e domani regalerete il resto”. Dicevamo che quel bando era costruito ad hoc».
Dunque non sarà sorpreso delle telefonate che, ai più, sembrano confermare la sua previsione.
«Io sono garantista, e non urlo allo scandalo, poi l’esperienza di Gamberale mi fa dire che è successo qualcosa questo non può scaturire da una telefonata. Però posso dire che avevamo chiesto a Tabacci di dire se c’erano stai contatti a livello politico».
Rizzo ha detto al Giornale che ci sono state, nei suoi confronti, richieste di incontri e poi pressioni sul piano politico...
«Rizzo poteva dirlo prima. Comunque è certo che a parti invertite, con noi a Palazzo Marino, Rizzo si sarebbe incatenato al Comune. Sarebbe successo il finimondo. È successo per cose più banali».
E ora che si deve fare con le quote Sea?
«Io sono per le privatizzazioni, ma non tutte e non sempre. Credo che gli aeroporti siano un’infrastruttura troppo strategica per non avere una governance pubblica. Solo un ente pubblico può farei conti con i bisogni di utenti e cittadini».
Cosa propone dunque?
«Credo che la Regione potrebbe comprare il 10% di quote dalla Provincia e il 20% dal Comune. Ha le capacità finanziarie per farlo, ha la vocazione di entrare nella governance per mettere insieme finalmente i vari scali lombardi e far decollare il sistema in un’ottica di efficienza».
Quale sarebbe lo sforzo economico richiesto?
«Se si fa lo stesso prezzo circa 300 milioni. C’è da dire anche che stiamo costruendo il metrò fino a Linate. A chi lo diamo questo valore aggiunto?».

È una proposta realistica, ha avuto contatti?
«Non ho avuto contatti o colloqui su questo, è una mia riflessione a voce alta. Ma posso dire che ho comprato tre azioni Sea. E le cose che sostengo qui e in Consiglio le dirò anche in assemblea».