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«Basta scuse, i rifiuti di Napoli sono una vergogna»

«Basta scuse, i rifiuti di Napoli sono una vergogna»

RomaLa «munnezza» di Napoli scandalizza l’Europa. Janez Potocnik, commissario Ue all’Ambiente, ieri dal Parlamento di Bruxelles ha lanciato un grido di angoscia sulla situazione partenopea, parlando di «vergogna che va avanti da anni». Sotto accusa l’amministrazione De Magistris, che ritarda l’avvio della raccolta differenziata. «Non ci sono scuse», taglia corto Potocnik, che poi rincara la dose: «Nessuno può essere fiero di quello che è successo nella città. Si è arrivati a un punto in cui ci vorranno almeno 20 anni per smaltire i rifiuti ammassati. È spaventoso». Secondo l’eurocommissario «non esistono soluzioni veloci», ma di certo la Commissione europea «continuerà ad aumentare la pressione».
Il rischio - non immediato ma comunque all’orizzonte - è che possano scattare delle proposte di sanzioni nei confronti dell’Italia. Il 29 novembre, fa sapere Joe Hennon, portavoce di Potocnik, scadono i due mesi di tempo che la Commissione europea ha concesso al nostro Paese per rendere note le misure che intende porre in essere «con azioni precise e in tempi brevi» all’emergenza. L’Italia non si è ancora conformata alla prima condanna della Corte di giustizia sulla gestione dei rifiuti a Napoli e se dovesse essere condannata ancora scatterebbero pesanti sanzioni. «Il dossier stagna da molti anni e - aggiunge Hennon - e la situazione è dannosa sia per la salute sia per l’ambiente».
E pensare che solo pochi giorni fa, il 10 novembre, il vicesindaco Tommaso Sodano aveva sentenziato in quel di Rimini: «L’emergenza rifiuti è ufficialmente finita». Il sindaco Luigi de Magistris (nella foto) chiede al governo «un tavolo nazionale» sul capoluogo campano e rassicura Bruxelles che «tutto quello che il Comune doveva fare in tema di rifiuti lo sta facendo e, anzi, fa di più. Ma per quanto riguarda il piano lo si deve chiedere al presidente Caldoro che ha ritenuto di intrattenere rapporti diretti con Bruxelles come presidente della Regione Campania». Da parte sua la Regione, per bocca dell’assessore all’Ambiente Giovanni Romano, fa sapere di aver chiesto «una proroga alla scadenza dei termini per i chiarimenti da fornire a Bruxelles».
L’europarlamentare del Ppe-Pdl Enzo Rivellini ieri è intervenuto in aula «per ricordare al commissario Ue Potocnik le sue responsabilità in ordine all’emergenza rifiuti a Napoli, che è una città europea e anche una sua città. La salute dei napoletani le deve stare a cuore perché sono anche suoi concittadini. Esiste un piano rifiuti accettato dall’Europa che la Commissione deve far rispettare». Rivellini ha chiesto a Potocnik di «invitare formalmente e immediatamente il governo italiano ad applicare le leggi che prevedono, tra l’altro, il commissariamento del Comune. Se ciò non avverrà mi aspetto che Potocnik rassegni le sue dimissioni».

Rivellini ha annunciato che presenterà il dossier a sua disposizione anche al premier Mario Monti «affinché costringa de Magistris a rispettare il piano concordato».

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