«Basta violenza, servono più agenti e carabinieri»

La Colli: «Negozi aperti e concerti dove c’è degrado per aumentare la sicurezza»

Giannino della Frattina

«Bene gli arresti, ma Milano ora non deve abbassare la guardia». Soddisfazione e un richiamo agli impegni futuri nelle parole del vicesindaco Riccardo De Corato alla notizia che i presunti stupratori delle due turiste francesi sono stati arrestati dalla polizia. «Io spero - le sue parole - che, ovviamente in caso di accertamento delle loro responsabilità, ci sia non solo una condanna, ma anche la certezza che la pena venga scontata. In questi giorni si è tanto parlato di inasprimenti. Io penso che non sia necessario, indispensabile è invece che i responsabili assicurati alla giustizia paghino. Non certo come è successo a Chieti dove un magistrato ha scarcerato in poche ore il responsabile della violenza ai danni di una ragazza in discoteca. Sicuramente non un segnale positivo». Riflessioni sulla giustizia, ma anche richieste per la città. «Milano - aggiunge - non può più essere presidiata con organici delle forze dell’ordine fermi a troppi anni fa. Servono più agenti e più carabinieri, il sindaco Letizia Moratti l’ha chiesto al premier Romano Prodi, siamo in attesa di una risposta e di atti concreti. Quelli che, ancora una volta, le nostre forze dell’ordine hanno dimostrato di preferire alle parole. Con questa capacità investigativa sono sicuro che anche l’aggressore della povera infermiera violentata domenica scorsa vicino a Largo Marinai d’Italia saranno presto presi».
Parere contrario quello di Antonio Di Pietro. «L’Italia dei Valori - annuncia il ministro - proporrà in parlamento un forte inasprimento delle pene per gli stupratori. Non è possibile che una donna abbia paura di aspettare l’autobus, di prendere la metropolitana o che abbia il terrore di indossare una minigonna e di entrare in una stazione, come avviene alla Centrale di Milano. Il problema è il ripristino della legalità a tutti i livelli, non solo per gli extracomunitari. Dobbiamo garantire la sicurezza dei cittadini. Non possiamo accettare il fatto che la violenza sulle donne diventi un fatto ordinario».
Di vera e propria «ossessione per noi donne» parla Ombretta Colli. «E sì che la stazione non si può dire non sia presidiata - sbotta l’assessore che fra le sue competenze ha le zone e le periferie -. Ci sono City angels, polizia, carabinieri, ma una turista francese non può scendere in santa pace da un treno. E non mi dicano che tutte le stazioni sono così, vadano a vedere New York. Bisogna assolutamente fare qualcosa, il problema c’è e non si può far finta di niente. Sono anni che parliamo dei negozi da aprire, sbrighiamoci e apriamoli. Se serve organizziamo concerti, corsi di musica, centri di aggregazione giovanile. In stazione come nelle periferie serve vita. Dobbiamo offrire qualcosa che piaccia ai giovani, mica solo conferenze da cui scappano tutti. Dove c’è vita, c’è anche più sicurezza».
Oggi, intanto, vertice in Comune per la sicurezza convocato dal sindaco Letizia Moratti. Al tavolo il vicesindaco Riccardo De Corato e gli assessori Mariolina Moioli, Maurizio Cadeo, Gianni Verga, Edoardo Croci e Massimiliano Orsatti. In agenda un pacchetto di misure anti-violenza da presentare al prefetto alla riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza convocato per mercoledì, tra cui anche la cancellata mobile antidegrado, che potrebbe circondare la stazione Centrale.

Vertice dove il prefetto Gian Valerio Lombardi inviterà le Istituzioni a riflettere sul problema immigrazione perché «non ci si può nascondere» osserva il rappresentante dello Stato che «il numero di immigrati stranieri in città è alto, l’equivalente di una città come Verona all’interno di Milano».

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