Francoforte - La corsa per la successione a Trichet alla guida della Banca centrale europea perde un pezzo da novanta. Si è ritirato, infatti, il
presidente della Bundesbank Axel Weber.
Considerato un "falco", Weber era di recente entrato in polemica con l’Eurotower, criticandone il programma di
acquisto di titoli di stato. Il ritiro migliora le chance del governatore di
Bankitalia Mario Draghi, e del tedesco Klaus Regling.
Il sostituto di Trichet, il cui mandato scadrà a ottobre, sarà scelto come prevede la norma dai leader
dell’Unione europea "tra quelle persone di levatura riconosciuta a livello internazionale e di esperienza nelle
questioni monetarie e bancarie". La decisione dovrebbe essere presa entro la metà dell’anno. Questi i candidati favoriti:
Mario Draghi
Ex direttore generale del Tesoro, con esperienza al Fmi e nel settore privato, oltre che
Governatore della Banca d’Italia è presidente del Financial Stability Forum. Sarebbe il primo italiano a guidare la Banca centrale europea.
Klaus Regling
Capo dell’European Financial Stability Facility, l'ex alto funzionario tedesco della
Commissione Europea, è stato direttore generale per gli affari economici e finanziari all’esecutivo di Bruxelles.
Potrebbe emergere come candidato della Germania alternativo a Weber.
Questi gli altri "papabili"
Juergen Stark (Germania), ex funzionario del ministero delle
Finanze e vice-presidente della Bundesbank, è componente del comitato esecutivo della Bce.
Yves Mersch, Lussemburgo, è il consigliere che da più tempo siede nel consiglio dei governatori della Bce,
ha guidato la Banca centrale del Lussemburgo dalla sua creazione nel 1998.
Guy Quaden, Belgio, capo dela Banca nazionale belga è un memembro moderato del consiglio dei governatori della Bce.
Ewald Nowotny, Austria, capo della banca centrale austriaca.
Erkki Liikanen, Finlandia, ex commissario Ue e "moderato" della politica monetaria, è alla guida della Banca centrale finlandese.
Outsider: Philippe Maystadt, Belgio. Presidente della Banca europea degli investimenti dal 2000, è stato ministro delle Finanze del suo Paese per circa dieci anni fino al 1998 e ha partecipato alla creazione dell’euro.
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