La bella addormentata nel losco

Ma vi pare normale che se siamo davvero come voi dite sull’orlo di una catastrofe economica, se davvero il Paese è ostaggio della criminalità orga­nizzata e della politica disorganizzata, che dobbiamo affrettarci ad appurare i confini licenziosi o illeciti della vita ses­suale di Berlusconi?

La bella addormentata nel losco

Ma vi pare normale che se siamo davvero come voi dite sull’orlo di una catastrofe economica, se davvero il Paese è ostaggio della criminalità orga­nizzata e della politica disorganizzata, che dobbiamo affrettarci ad appurare i confini licenziosi o illeciti della vita ses­suale di Berlusconi? Vi pare normale che se il Paese è in gi­nocchio, se siamo in emergenza, come scrivono stampa, jettatori e oppositori, la magistratura deve trovare con la mas­sima urgenza le pro­ve che il gatto e la vol­pe ricattavano il Cavaliere su piccole por­cate domestiche e deve affrettarsi a tro­vare una data per convocare il premier su queste puttanate? Vi pare normale che con una giustizia incapace di garantire il diritto, con la de­linquenza che cresce impunita, noi dob­biamo occuparci non del Tarantini che ha danneggiato la salute degli italiani ru­bando sulla pubblica sanità ma del Ta­rantini che ha portato qualche mignot­tella a Berlusconi?

Ma non vi accorgete che la prima, grande anomalia del Paese è questa, che la maggiore irresponsabilità in questa si­tuazione è giocare al massacro su risvol­ti privati? Sul piano politico capisco e spesso condivido i giudizi più severi su questa fase e ritengo concluso un ciclo, opposizioni incluse; condivido sul pia­no morale e civile la condanna di questi costumi e di queste corti indecenti, ma vi pare normale che in piena crisi mon­diale

dobbiamo occuparci della Dolce Vitola, di Lele Mosina, di Gianpi e Patty, più contorno di zoccole e papponi? A volte ho l’impressione di vivere non in un Paese ma in una fiaba: Italia, la bel­la addormentata nel losco.

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