Bella, vincente, ma poco british: Miriam la spagnola diventa star

«Gli elettori meritano di più. Meritano che ci si concentri di più sulle politiche invece che sui vestiti». Suo marito Nick Clegg non era ancora diventato l’incubo di Gordon Brown e David Cameron e l’exploit mediatico del leader dei libdem era ancora solo un sogno quando Miriam Gonzales Durantez spiegava ai microfoni di Itv perché si era tenuta lontana dai flash e dalle telecamere, in chiara polemica con la voglia di apparire delle altre due aspiranti first lady ma soprattutto contro la copertura «a dir poco compiacente» dei media. Ora, volente o nolente, anche lei, è diventata una star della politica inglese. Certamente la nuova attrazione dopo il boom di consensi e interesse che si sono concentrati sul marito.
Bella, giovane, affermata. Sono in tanti a giurare che se il vento continuerà a soffiare in poppa al marito Miriam potrebbe adombrare Sam Cam, la moglie dei leader dei Tory Cameron, considerata una icona fashion in Gran Bretagna per il suo stile e il lavoro di direttrice creativa della Smythson, per la quale disegna borse e accessori di lusso.
Avvocato di successo, gelosa del suo cognome da nubile, Miriam è insieme un ottimo sponsor del marito Clegg ma rischia anche di essere l’amplificatore dei lati oscuri del leader dei liberaldemocratici. Spagnola di Olmedo, nella profonda Castiglia, 42 anni, Miriam è il simbolo dell’europeismo del marito. Ma anche della sua scarsa attenzione per l’orgoglio british. Antonio, Alberto e Miguel sono infatti i nomi dei tre figli della coppia, rigorosamente spagnoli pare dopo le insistenze della signora Clegg, infastidita dal fatto che nel Regno Unito avrebbero perso il cognome materno. E guai a chiamarla Mrs Clegg. «Non mi piace quel nome: non ho un ruolo, sono solo sposata con lui», ha detto ai microfoni di Itv dopo aver ammesso di aver rubato il suo Nick a una delle amiche («ho perso un’amica ma ho vinto un fidanzato», ha raccontato senza falso pudore). I figli però li ha educati alla religione cattolica, nonostante Clegg sia dichiaratamente ateo.
Affermata partner professionale dello studio internazionale Dla Paper al punto da guadagnare più del marito - ma in Inghilterra non è una novità - Miriam ha conosciuto Clegg a Bruxelles ed è stato subito amore.

In Belgio ha lavorato come consulente esperta in legislazione europea e la politica la conosce da quando era bambina: il padre è stato senatore del Partito popolare spagnolo e sindaco di Olmedo. E non è il solo dettaglio che rende il suo profilo più europeo che british. Alle elezioni del 6 maggio Miriam non potrà votare per il marito: non ha mai preso la cittadinanza britannica.

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