Le bellezze di S. Margherita in cinque itinerari turistici

Un opuscolo che aiuta a scoprire gli aspetti meno noti della cittadina

Era ora che anche Santa Margherita si adeguasse agli standard delle località turistiche nazionali ed internazionali. Non stiamo parlando di parametri europei, certificazioni di qualità o altre diavolerie burocratiche.
Qui si tratta dell'uovo di Colombo: promuovere le bellezze che Madre Natura ti ha donato.
Come succede in ogni parte del mondo al turista viene presentata la località in maniera tale che anche il peggiore dei luoghi, possa risultare interessante.
Prima a Santa Margherita non era così. Prima non c'era questa mentalità. E ci si chiede come mai la gente scegliesse comunque come meta di vacanze, la cittadina del Tigullio. La risposta è semplice: Santa è bella, e basta. Non serve nient'altro. Mentalità per un certo aspetto vincente, che ha potuto preservarne nel tempo l'antico fascino. Certo però che quando questa chiusura è subita anche dagli abitanti stessi, inconsapevoli delle perle che ogni giorno incrociano con lo sguardo, forse è troppo.
Se n'è accorto l'assessore al Turismo Giuseppe Pastine che ha voluto promuovere una serie di iniziative a favore del Visitatore, anche per "quelli che... Santa non è solo spiagge". E così sono stati disegnati, illustrati e fotografati cinque percorsi turistici che, con sfondi e motivazioni diverse, solcano il territorio cittadino e offrono al turista, e anche al residente, la possibilità di scoprire e capire che Santa Margherita ha anche una storia.
Lo testimonia l'opuscolo, stampato anche in inglese, che prende il nome di «Su e giù per Santa Margherita» in cui vengono illustrati gli itinerari più suggestivi. Si va da un percorso collinare, sull'antica Via Romana, fino ad una semplice passeggiata per le vie del Borgo.
Di vero valore storico-culturale gli edifici che si incontrano: chiese risalenti all'epoca medievale, piuttosto che case e torri del 1600. Chi poteva immaginarlo che alle spalle delle spiagge, ci fosse cotanta bellezza! Lo sapeva la professoressa Colette Doufour Bozzo, direttrice scientifica del progetto: «Abbiamo condotto le ricerche storiche animati dal desiderio di conoscere e far conoscere».
Lo sapevano anche l'architetto Susanna Canepa, e l'architetto Maria Teresa Facco, curatrici delle ricerche e del progetto grafico. Lo sapeva il gruppo Albergatori di Santa Marhgerita e Portofino, sempre pronti a promuovere iniziative che possano portare turisti fuori dal periodo estivo.
«Questa è la prima di tre fasi che compongono un progetto di rilancio - spiega l'assessore Pastine - Il secondo passaggio sarà quello di realizzare dei pannelli semovibili all'inizio di ogni percorso.

La fase conclusiva riguarda l'affissione in prossimità dei siti culturali, di pannelli multilingue che ne spieghino la storia e le caratteristiche».
Le iniziative più efficaci, spesso, sono le più semplici. Peccato che, quasi sempre, le iniziative più semplici sono le più difficili da pensare. Sembra che il Comune di Santa sia sulla strada giusta.

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