È vero che ci sposa una volta sola, almeno così si spera, e che quello deve essere il giorno più speciale della vita. Ma a volte con le stravaganze si esagera. Come quella sposa atterrata davanti alla chiesa in elicottero, preceduta da una pioggia di petali di rosa. Effetto scenico hollywoodiano, non cè che dire, ma quei cinque minuti sono costati la bellezza di duemila euro. Se ai colpi di scena si aggiungono le spese ordinarie, dal catering alle bomboniere, ecco che i poveri sposi si trovano a dividere un primo fondamentale impegno: quello di staccare insieme assegni da svenimento. In media si va dai 18mila ai 27mila euro per tutto il ricevimento. E la Lombardia fa la sua bella parte, considerando che ogni anno si sposano quattro persone ogni mille abitanti.
In Italia, sempre ogni anno, sono poco più di 244mila i matrimoni celebrati, con rito cattolico o civile. Al Nord le giovani coppie preferiscono sempre più spesso pronunciare il sì in Comune (il 51,7% delle unioni viene celebrata davanti al sindaco). Al Sud resta viva la tradizione del matrimonio davanti allaltare. Anche letà in cui ci si sposa varia molto tra Lombardia e Basilicata. A Milano, città dei single per eccellenza, le giovani sposine sono sempre più in via di estinzione. Il popolo delle cenerentole vestite di bianco ha unetà tra i 30 e i 35 anni e magari convive con il fidanzato già da un po. In più, in quattordici casi su cento uno dei due sposi è straniero.
Nessuno bada a spese, alla faccia della crisi economica. Si dà fondo al conto in banca, magari si chiede una mano a mamma, ma non si rinuncia a nulla. E tutto ovviamente deve essere perfetto. Mille euro per arrivare in chiesa su unauto depoca, 60-90 euro a invitato per organizzare il pranzo, duemila euro di media per labito bianco. Quello sognato dai tempi delle scuole medie. E poi trattamenti estetici, addobbi floreali per panche in chiesa e per i tavoli, intrattenimenti, complessino musicale. In tanti, quando le finanze lo permettono, optano per i fuochi dartificio al momento del taglio della torta. Oppure si lanciano in un cambio dabito a metà serata prima di lanciarsi nelle danze tra gli ospiti. Qualcuno azzarda laperitivo sushi, altri sono per la grigliata di carne.
Insomma, ogni variante vuol dire una bella cifra in più sul conto finale. Meglio non pensarci, si recupera con la lista nozze. Va per la maggiore il viaggio di nozze in Australia o in Polinesia: le coppie che vivono già insieme non hanno più bisogni di piatti, pentole e bicchieri. Puntano sulle due o tre settimane in giro per il mondo.
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