Cosa non ti hanno (ancora) detto sulla protezione solare

Curiosità e fatti sulla protezione solare: i miti da sfatare che non ci si aspetta. Dalle riapplicazioni alle date di scadenza

Cosa non ti hanno (ancora) detto sulla protezione solare
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La protezione solare è un prodotto cui moltissime persone ricorrono in estate. Forse un tempo la questione veniva trascurata, ma oggi si conoscono bene i rischi e i danni derivanti dall'esposizione al sole, sia che questa esposizione sia voluta, come la tintarella sul lettino in spiaggia, sia che questa esposizione sia involontaria, per esempio nei tragitti che si percorrono a piedi in città. Ma ci sono diversi aspetti cui prestare attenzione.

L’Spf non copre tutto

Prende il nome di Spf il Sun Protection Factor, ovvero il fattore di protezione solare, quel numerino che si può scorgere su tutte le confezioni di crema o spray acquistati. Molti pensano che si tratti di una sorta di corazza, uno scudo che protegga da tutti i raggi solari, ma non è così. L’American Academy of Dermatology Association spiega infatti che non esiste un modo sicuro per abbronzarsi, perché ogni volta che ci si espone al sole per lungo tempo, la pelle viene danneggiata, con il conseguente invecchiamento e con un incremento del rischio di cancro della pelle. Sostanzialmente i raggi nocivi del sole sono di due tipi, Uva e Uvb: i primi causano rughe e macchie senili e riescono anche a passare attraverso i vetri delle finestre vere, mentre i secondi provocano scottature e ustioni. Per questa ragione bisognerebbe proteggersi da entrambi. Se proprio non si riesce a rinunciare alla tintarella, è necessario non esporsi al sole durante le ore più calde, farlo per periodi limitatissimi e aiutarsi appunto con la protezione solare. Ma in questo modo non è che il rischio si azzeri.

Va riapplicata ogni 2 ore (anche in città)

La quantità ideale di protezione solare per ogni applicazione corrisponde a 30 millilitri di crema negli adulti, in modo da coprire interamente la pelle scoperta. La crema solare va tuttavia riapplicata circa ogni paio d'ore, poiché questa sostanza non è impermeabile e quindi è soggetta a essere “lavata via” da sudore o acqua, di mare o di piscina. È possibile che per alcune creme la tempistica sia ridotta: basta leggere tuttavia le indicazioni riportate sulla confezione per essere certi dell'utilizzo.

Le labbra e il cuoio capelluto vanno protetti

È molto importante applicare la protezione solare su tutte le parti di pelle scoperta, come il collo del piede, le orecchie, la fronte e naturalmente il collo tout court. Devono essere protette anche le labbra oltre che il cuoio capelluto, con prodotti ad hoc, che possiedono un fattore di protezione solare. Per esempio per le labbra esistono diversi burrocacao o rossetti che contengono questa sostanza, con un fattore di protezione ammontante almeno 30. Creme, balsami e rossetti vanno applicati un quarto d'ora prima dell'esposizione al sole e con la pelle asciutta, per fare effetto in modo adeguato.

Spray solari: occhio a come li usi

Accanto alle creme solari che ci si spalma addosso, in commercio ci sono anche gli spray: sembrano comodi, ma possiedono alcune criticità. La prima consiste nel fatto che è difficile stimare la quantità di protezione solare che ci si mette addosso: per questa ragione bisognerebbe spruzzare finché la pelle diventa lucida e poi passare a massaggiare le zone interessate. È inoltre fondamentale prestare attenzione a non ingerire né inalare lo spray, quindi niente applicazioni nei pressi di bocca e occhi. E ancora, queste confezioni non vanno utilizzate vicino a fonti di calore, fiamme o accendini.

Alcune creme scadono in meno di 12 mesi

Come qualunque prodotto in commercio, dagli alimenti ai cosmetici, anche la protezione solare è deperibile. Sulla confezione è infatti indicata la data di scadenza: di solito la scadenza avviene a tre anni dalla produzione, ma se si è acquistato un flacone nella grande distribuzione, a causa del lungo “viaggio” che il prodotto può aver fatto di magazzino in magazzino, è possibile che la scadenza sia più vicina.

Senza contare che ci sono dei prodotti, soprattutto contenenti meno sostanze chimiche e più naturali, che scadono in meno di 12 mesi. Una crema o uno spray solare scaduti non vanno utilizzati (anzi vanno buttati via), e non bisogna dimenticare di conservare i flaconi in luoghi freschi e asciutti, affinché non si deteriori il loro contenuto.

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