
Attenzione alle ore che dedichiamo al sonno. Alterare troppo i ritmi del nostro orologio biologico può avere ripercussioni importanti sul nostro organismo: si va dall'alterazione dell'umore a lievi cali di memoria. Succede perché le cattive abitudini possono influire negativamente sul cervello in maniera più o meno seria.
A spiegare gli effetti di un sonno non corretto è stato il neuroscienziato Randy Nelson. Il professore ha studiato l'argomento per ben 15 anni e ha trascritto tutte le sue conoscenze in un libro di recente pubblicazione, "Dark Matters". Nel suo lavoro, Nelson spiega che l'essere umano si è evoluto servendosi anche dei necessari cicli di buio e di luce. Nel cervello ci sono infatti delle cellule, i nuclei soprachiasmatici, che regolano ormoni, temperatura corporea e le funzioni degli organi a seconda degli stimoli ricevuti. La luce artificiale che accendiamo di notte manda in confusione il sistema di recettori.
Il messaggio è rivolto a tutti coloro che, per una ragione o per un'altra, alterano il proprio orologio biologico. Pensiamo a chi si trova alle prese con il jet lag per via di qualche viaggio, o ai fan delle serie tv che restano svegli fino all'alba, o a chi, per lavoro, rimane sveglio di notte. Tutti quanti sono a rischio.
Una delle conseguenze più lampanti è l'alterazione del peso corporeo. Esiste infatti una correlazione fra peso e luce. Pare che rimane sveglio di notte, servendosi di luce artificiale, e non beneficia di abbondante luce naturale diurna abbia un rischio maggiore di sviluppare diabete di tipo 2 e obesità. Questo perché viene alterato il nostro metabolismo. Gli ormoni che regolano la fame, infatti, vanno in confusione, e si altera anche il modo in cui processiamo gli zuccheri. Ne consegue che aumente anche la probabilità di sviluppare ipertensione e di essere colpiti da ictus o infarto.
Chi altera il proprio ritmo sonno/veglia tende a soffrire maggiormente di malumore. La luce artificiale notturna, affiancata da scarsa luce naturale diurna, può causare malumore e ansia, andando a esacerbare i disturbi bipolari, se già presenti. Ad essere a rischio è anche la memoria: un ritmo circadiano alterato compromette l'apprendimento e limita la memoria.
Non solo. Pare ci sia una correlazione fra alterazione del nostro orologio biologico e crescita del cancro.
Il consiglio è quello di cercare di rispettare il più possibili i naturali ritmi biologici, limitando l'esposizione alla luce blu notturna, e incrementando quella alla luce diurna.
Di giorno sarebbe meglio beneficiare al massimo della luce, aprendo le finestre e uscendo di casa. Al contrario, di sera dovrebbe essere ridotta l'intensità luminosa. Per i lavoratori notturni, una strategia potrebbe essere quella di munirsi di occhiali che filtrano la luce blu.