
Con l’arrivo dell’estate, le giornate trascorse all’aria aperta tra mare, campagna e montagna diventano la normalità per molte famiglie. Tuttavia, le insidie non mancano, soprattutto per i più piccoli: punture di insetti, contatti accidentali con animali marini o addirittura incontri ravvicinati con serpenti possono trasformare una giornata di svago in un episodio di emergenza. Per questo, il Centro Antiveleni Pediatrico dell’Ospedale Bambino Gesù ha condiviso una serie di consigli pratici per affrontare al meglio questi imprevisti e proteggere la salute dei bambini.
Insetti: come difendersi e cosa fare in caso di puntura
Secondo il dottor Marco Marano, responsabile del Centro Antiveleni, è fondamentale adottare comportamenti preventivi, soprattutto nelle aree verdi. "Applicare repellenti per insetti e far indossare ai bambini abiti freschi, di fibra naturale, può ridurre il rischio di punture", spiega.
In caso di puntura da zanzara, vespa o ape, è importante pulire e disinfettare la zona colpita, e successivamente applicare creme a base di cortisone o antistaminico per alleviare prurito e gonfiore. Utile anche un impacco con ghiaccio avvolto in un panno, da tenere sulla zona per 10-15 minuti. Se si manifesta una reazione localizzata intensa, è consigliato consultare un pediatra o uno specialista allergologo.
Meduse e tracine: il mare può far male
Anche una giornata in spiaggia può nascondere insidie. Le meduse, con le loro ventose urticanti, e le tracine, dotate di aculei velenosi, possono causare forti dolori e reazioni cutanee. In questi casi, la prima regola è mantenere la calma.
Per una puntura di medusa o tracina, spiega Marano, la procedura corretta prevede innanzitutto la pulizia accurata della zona colpita. A seguire, è utile applicare aceto da cucina, che aiuta a neutralizzare le tossine. "È poi consigliato immergere la parte interessata in acqua calda – la più calda che il bambino riesca a tollerare – o in alternativa nella sabbia calda per almeno 20 minuti. Il calore, infatti, disattiva la tossina, che è termolabile", specifica il medico.
I frammenti di aculeo della tracina vanno rimossi delicatamente con una pinzetta, mentre per eliminare i residui delle meduse è meglio usare un oggetto di plastica rigido – come una carta di credito – senza toccarli a mani nude. In caso di dolore persistente o infiammazione prolungata, è necessario rivolgersi al pediatra o al centro antiveleni.
Vipere: attenzione ai boschi e ai prati
Durante passeggiate in campagna o nei boschi, il rischio di incontro con un serpente, sebbene raro, non è da sottovalutare. L’etologo Andrea Lunerti ricorda che la prevenzione è essenziale: indossare calzature chiuse, pantaloni lunghi e rimanere sui sentieri battuti sono buone pratiche per ridurre i rischi. È inoltre utile evitare l’erba alta e non mettere le mani sotto sassi o tronchi. Percuotere leggermente il terreno con un bastone può segnalare la propria presenza agli animali, permettendo loro di allontanarsi.
Il morso di una vipera, il serpente velenoso più pericoloso in Italia, può essere particolarmente grave nei bambini, a causa del loro peso corporeo inferiore. In caso di morso, è essenziale non tentare di catturare o uccidere il serpente, mantenere la calma e contattare immediatamente il 112 o il centro antiveleni.
La prevenzione prima di tutto
La guida del Centro Antiveleni del Bambino Gesù sottolinea quanto sia importante giocare d’anticipo.
Con piccoli accorgimenti – come portare con sé repellenti, un kit di primo soccorso e conoscere i numeri di emergenza – è possibile godersi le vacanze con maggiore serenità, riducendo significativamente i rischi. Per qualsiasi dubbio o situazione sospetta, è sempre consigliabile contattare il Centro Antiveleni pediatrico o recarsi al più vicino presidio medico.