Piscina, quali sono le infezioni più comuni che si possono prendere e cosa fare per evitarle

L’alta temperatura, l’umidità dell’ambiente e la presenza di diverse persone in acqua rendono la vasca l’habitat ideale per lo sviluppo, la proliferazione e la trasmissione di funghi, batteri e virus. Ecco quali e come intervenire

Piscina, quali sono le infezioni più comuni che si possono prendere e cosa fare per evitarle

Con l’arrivo dell’estate, il desiderio di rinfrescarsi con un tuffo in piscina diventa quasi irresistibile. Tuttavia, quello che dovrebbe essere un momento di relax può nascondere alcune insidie: le piscine, infatti, possono trasformarsi in un ambiente favorevole alla diffusione di batteri e virus.

Quali infezioni si possono prendere in piscina

Le alte temperature, l’umidità costante e l’elevata presenza di bagnanti creano un ambiente favorevole alla crescita e diffusione di microrganismi come funghi, batteri e virus all’interno delle piscine. Sono proprio questi agenti patogeni a causare molte delle infezioni più comuni che si possono contrarre frequentando una vasca. Per affrontare efficacemente questi disturbi, è importante prima riconoscerli: sapere quali sono le infezioni tipiche legate all’ambiente piscina è il primo passo per poterle trattare e prevenire in modo corretto. In generale, queste infezioni si possono classificare in tre grandi categorie principali:

  • Infezioni cutanee
  • Infezioni localizzate
  • Infezioni generalizzate

Ognuna di queste tipologie comprende diversi disturbi, ciascuno con caratteristiche e sintomi specifici. Conoscerne le differenze aiuta a riconoscerle in tempo e ad affrontarle con le giuste precauzioni o trattamenti.

Le infezioni cutanee

Le infezioni cutanee comprendono tutte quelle problematiche che interessano direttamente la pelle. Tra le più comuni troviamo verruche e micosi, entrambe molto diffuse in ambienti umidi come le piscine. Le verruche, in particolare, sono causate dal Papillomavirus umano (HPV) e si trasmettono facilmente proprio in contesti dove l'umidità è elevata, come l’acqua della vasca e le superfici circostanti, come docce e bordi piscina.

Le verruche plantari sono senza dubbio le più diffuse tra quelle contratte in piscina. Colpiscono la pianta del piede e si manifestano soprattutto a causa dell’abitudine – purtroppo molto comune – di camminare a piedi nudi lungo il bordo vasca o sulle aree erbose adiacenti. Questo comportamento, seppur apparentemente innocuo, espone i piedi al contatto diretto con superfici potenzialmente contaminate da virus e batteri, aumentando il rischio di infezioni.

Oltre alle verruche, tra le infezioni cutanee più comuni troviamo anche le micosi, che a differenza delle prime non sono causate da virus, ma da funghi. Si tratta di infezioni provocate da microrganismi parassiti che si insediano e si moltiplicano sulla pelle. Tra le micosi superficiali, la più diffusa è la tinea pedis, meglio conosciuta come piede d’atleta. Il nome stesso richiama l’ambito sportivo, poiché questa infezione è particolarmente frequente tra chi pratica attività come il nuoto. La causa è da ricercare nei dermatofiti, una famiglia di funghi che colonizza la cute umana. Il piede d’atleta si manifesta soprattutto tra le dita dei piedi, provocando fessurazioni, arrossamenti, vescicole e una sensazione di prurito o bruciore.

Le infezioni localizzate

Come suggerisce il termine stesso, le infezioni localizzate sono infezioni che si manifestano in una zona ben precisa del corpo. A differenza delle infezioni cutanee, che possono interessare ampie aree della pelle e tendono a diffondersi sull’epidermide, quelle localizzate rimangono circoscritte al punto in cui hanno avuto origine, senza propagarsi ad altre parti dell’organismo.

Tra le infezioni localizzate più comuni che si possono contrarre in piscina, spicca l’otite esterna, conosciuta anche come orecchio del nuotatore. Si tratta di un’infiammazione che colpisce il canale uditivo esterno o, meno frequentemente, l’orecchio medio, causando dolore, prurito e la fastidiosa sensazione di acqua intrappolata nell’orecchio. Questa condizione è spesso legata alla presenza di batteri come Staphylococcus aureus e Pseudomonas aeruginosa, che trovano nell’ambiente umido della piscina un habitat ideale per proliferare. Proprio per questo, nuotatori e frequentatori abituali delle piscine sono particolarmente esposti al rischio di sviluppare questa infezione, che solitamente interessa un solo orecchio alla volta.

Le infezioni generalizzate

Il terzo gruppo è rappresentato dalle infezioni generalizzate, ovvero quelle che non si limitano a un’unica area del corpo, ma possono manifestarsi in più distretti contemporaneamente. Ciò che rende queste infezioni particolarmente insidiose è proprio la loro natura diffusa: i sintomi possono comparire in diverse zone dell’organismo, spesso in modo non specifico, dando luogo a manifestazioni miste. Questa varietà di segnali può complicare la diagnosi, rendendo difficile individuare l’origine esatta del disturbo e, di conseguenza, stabilire il trattamento più efficace.

Le infezioni generalizzate sono spesso il risultato dell’ingestione accidentale di acqua contaminata, in particolare quando la piscina non è adeguatamente trattata o presenta un’elevata concentrazione di sostanze chimiche o agenti patogeni. Un’altra possibile causa è il contatto con materiale fecale, motivo per cui questo tipo di infezione si verifica più facilmente nelle piscine frequentate da bambini piccoli, che non hanno ancora il pieno controllo delle funzioni fisiologiche. I sintomi tipici che possono comparire dopo aver contratto un’infezione generalizzata includono nausea, vomito, diarrea e crampi addominali, segnali di un’infiammazione a carico dell’apparato gastrointestinale.

Come curare le infezioni

Ora che abbiamo chiarito quali tipi di infezioni si possono contrarre in piscina, è importante capire come affrontarle e curarle. Prima di tutto, va detto che un sistema immunitario forte è in grado di reagire efficacemente, prevenendo che queste infezioni evolvano in problemi più gravi. Per questo motivo, le infezioni legate alla piscina rappresentano un rischio maggiore soprattutto per chi ha un sistema immunitario indebolito, come persone con patologie croniche o in terapia, e per le donne in gravidanza, categorie particolarmente vulnerabili.

Indipendentemente dallo stato di salute individuale o dal tipo di infezione contratta, non appena compaiono i primi sintomi è fondamentale rivolgersi al medico di fiducia o al farmacista. Questi professionisti sapranno indicare la terapia più adeguata per eliminare l’infezione nel modo corretto.Detto ciò, esistono alcune linee guida generali che però devono sempre essere personalizzate in base alla diagnosi medica. Per quanto riguarda le infezioni cutanee, ad esempio, le verruche possono risolversi spontaneamente, ma questo processo richiede tempi piuttosto lunghi. Per accelerare la guarigione, si consiglia di ricorrere a trattamenti specifici, come la crioterapia o l’applicazione di sostanze a base di cheratina. Nel caso delle micosi, invece, è necessario intervenire con farmaci antifungini mirati per contrastare efficacemente la proliferazione dei funghi.

Nel caso delle infezioni localizzate, come l’otite, spesso possono risolversi spontaneamente. Tuttavia, per alleviare il dolore si possono utilizzare antidolorifici e, se necessario, il medico potrà prescrivere antibiotici. È fondamentale, però, mantenere una pulizia accurata del padiglione auricolare e del canale uditivo per favorire la guarigione e prevenire complicazioni. Per quanto riguarda le infezioni generalizzate, data la varietà dei sintomi, è sempre importante consultare un medico. Solo con una valutazione professionale sarà possibile individuare la terapia più adeguata e iniziare un percorso di cura efficace.

La prevenzione

Prevenire le infezioni in piscina è fondamentale per poter godere appieno del divertimento e del relax che l’acqua offre.

Per questo motivo, abbiamo preparato una breve guida con alcune semplici regole di igiene da seguire per ridurre al minimo il rischio di contagio:

  • Evitare di camminare a piedi nudi intorno alla piscina, per proteggere la pelle da possibili infezioni.
  • Dopo ogni nuotata, fare una doccia accurata per eliminare residui di sostanze o microrganismi nocivi.
  • Usare i tappi per le orecchie oppure assicurarsi di asciugare bene il canale uditivo per prevenire otiti.
  • Coprire sempre eventuali ferite aperte per evitare che si infettino.
  • Non ingerire mai l’acqua della piscina, poiché potrebbe contenere agenti patogeni.

Seguendo questi semplici accorgimenti, potrai ridurre notevolmente il rischio di contrarre infezioni e goderti la piscina in totale sicurezza!

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