Milano - I prezzi dei carburanti tornano a volare. E si portano sui livelli più alti dall’estate del 2006, ad un passo dai record storici. Colpa, ancora una volta, delle quotazioni dell’oro nero che hanno ripreso a correre con il barile che sembra di nuovo intenzionato a puntare verso i 100 dollari. Una situazione che costringe Mr Prezzi e il Ministero dello Sviluppo a seguire "con attenzione" l’evoluzione del prezzo dei carburanti. I listini delle compagnie sono tornati a salire.
E non di poco. Ieri l’Agip ha aumentato di 1 centesimo il prezzo della verde a 1,399 euro al litro, ad un soffio da quota 1,4 euro e vicinissima al record di tutti i tempi - toccato nel luglio di due anni fa - con un litro di benzina a 1,409. Per il carburante sono necessarie così oltre 2.700 lire del vecchio conio e gli automobilisti devono mettere in conto circa 10 euro in più a pieno rispetto ad un anno fa.
In 12 mesi la benzina registra infatti un rincaro del 15%, cinque volte cioè l’inflazione. Ed i consumatori del Codacons non tardano a fare i conti e tradurre i numeri dei nuovi rialzi in una "stangata" da 150 euro l’anno a famiglia mentre Adusbef e Federconsumatori quantificano in un rincaro di 216 euro i rialzi scattati negli ultimi 12 mesi e non dimenticano di lanciare l’allarme anche sull’effetto volano del caro-carburanti sul costo della vita.
Un aumento dei carburanti spinge infatti all’insù i costi di trasporto e delle merci: fino a oltre 110 euro a famiglia in un solo anno secondo le stime delle associazioni degli utenti. I gestori della Faib-Confesercenti chiamano in campo Mr Prezzi, che ieri è intervenuto anche sull’Rc Auto convocando le compagnie per il 6 marzo prossimo e oggi conferma l’attenzione rivolta al mercato. "Il ministero segue con attenzione l’andamento dei prezzi dei carburanti", spiegano fonti di Via Veneto vicine all’osservatorio prezzi che supporta l’attività di Mister prezzi, facendo "notare l’analogia" degli attuali aumenti "con la prima settimana del gennaio scorso quando si è registrata una situazione equivalente tra le quotazioni del greggio, vicine ai massimi, ed i prezzi al consumo dei carburanti".
Occhi puntati quindi sul "dato di venerdì relativo agli andamenti dei prezzi in Europa per valutare le politiche degli operatori italiani rispetto a quelle degli altri paesi europei", aggiungono le fonti. Ma i riflettori tornano a puntarsi anche sul caro-diesel. Anche alla luce del fatto che il gasolio ha da tempo sorpassato la benzina nelle nuove immatricolazioni. Per un litro di gasolio che vola fino 1,320 euro al litro si registrano sul mercato rincari fino a 2,2 centesimi di euro.
Anche i prezzi di questo carburante si portano così sui massimi, ad un passo dal record storico di 1,327 euro toccato all’inizio del mese scorso. Per il diesel si registra un aumento di quasi il 20% in un anno con un litro di carburante che era poco al di sotto dgli 1,1 euro nel febbraio 2007, circa 20 centesimi in meno cioè dei livelli attuali. I petrolieri, intanto, si limitano a fotografare la situazione del mercato con l’Unione Petrolifera che ricorda "i recenti recuperi delle quotazioni internazionali sia dei greggi che dei prodotti che hanno riportato i loro valori sui picchi registrati all’inizio dell’anno".
Ma i consumatori tornano a lamentare la diversa velocità nell’adeguamento dei listini in caso di aumenti o ribassi del prezzo internazionale del barile.
E chiedono interventi strutturali sull’intera filiera distributiva, stimando in 144 euro l’anno il risparmio che potrebbe derivare da interventi di ristrutturazione della rete, di abolizione delle campagne promozionali e di vendita dei carburanti nella grande distribuzione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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