Bergamo, dà fuoco al suocero: preso senegalese

Tragedia famigliare in provincia di Bergamo. Alla base del diverbio la causa di separazione tra l'immigrato e la moglie. Coinvolti nell'incendio anche suocera e cognata. L'uomo è grave: ricoverato in ospedale

Bergamo, dà fuoco al suocero: preso senegalese

Bergamo - Dopo una violenta lite familiare a causa della separazione in corso dalla moglie, ha prima cosparso il suocero con un liquido infiammabile e poi ha cercato di dargli fuoco con un accendino. È accaduto a Borgo di Terzo, nella bergamasca, ieri sera attorno alle 21.55. Protagonista è il cittadino senegalese M. M., classe 1977, regolare, disoccupato, già noto per reati contro la famiglia. I

La ricostruzione della tragedia E' ricoverato in pericolo di vita, con ustioni di secondo e terzo grado sul 90% del corpo, l’uomo di 59 anni che ieri sera è stato aggredito dal genero senegalese di 33 anni nel cortile della sua abitazione di Borgo di Terzo. L’immigrato, al culmine di una lite coi familiari, ha gettato della benzina addosso al suocero e ha dato fuoco, ferendo in maniera più lieve anche la moglie, il figlio di otto mesi, la suocera e la cognata. Prima dell’arrivo dei carabinieri, il senegalese si è inferto alcune coltellate al torace, forse nel tentativo di togliersi la vita, ed è ora piantonato in ospedale in stato di arresto, con l’accusa di tentato omicidio. Anche lui è in prognosi riservata e rischia la vita, con un polmone perforato da uno dei fendenti.

Le cause della lite Il fatto è successo nella tarda serata di ieri in una villetta di Borgo di Terzo, in via Pezzotta. La discussione è scoppiata a causa della separazione in corso tra l’arrestato e la moglie, un’impiegata italiana di 37 anni. La lite è degenerata al punto che l’immigrato, dopo aver minacciato i familiari con un coltello, ha cercato di compiere una strage. Oltre al suocero sono rimasti ustionati anche il figlio di otto mesi, già dimesso dall’ospedale e giudicato guaribile in otto giorni, la moglie, che è tuttora ricoverata in osservazione, la cognata e di 27 anni e la suocera di 57 anni, entrambe dimesse con una prognosi di 20 giorni per ustioni alle gambe.

In casa c’era anche il primo figlio del senegalese, di appena due anni, che è stato medicato al pronto soccorso per una sospetta intossicazione dal fumo causato dalle fiamme, ed è stato dimesso con un paio di giorni di prognosi. I militari hanno sequestrato nell’abitazione anche quattro coltelli. L’arrestato, che ha precedenti penali per reati contro la persona e il patrimonio, è piantonato alle cliniche Gavazzeni di Bergamo. 

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