Berlusconi imbottigliato: «Per Milano subito una nuova tangenziale»

Imbottigliato nel traffico. Succede anche a un premier: Silvio Berlusconi ieri è arrivato all’inaugurazione di «Milano Unica» in Fiera con mezz’ora di ritardo. E come tutti i milanesi incastrati nel caos della tangenziale una mattina sì e l’altra pure, non l’ha presa bene. Si è scusato e ha spiegato che «è colpa della tangenziale, sono rimasto bloccato. Ma con il sindaco Letizia Moratti abbiamo preso una decisione: dobbiamo farne un’altra». «Fantastico», si lascia scappare la Moratti, che spiega di aver discusso a lungo con il premier e traduce la sua battuta con l’impegno non tanto a lavorare su un progetto nuovo, ma «ad accelerare i tempi per l’inizio dei lavori della tangenziale est esterna». La Tem, che collegherà la A4 all’altezza di Agrate Brianza con l’autostrada A1 all’altezza di Melegnano. I lavori dovrebbero partire a gennaio 2011 e finire nel 2014. Ma c’è l’impegno a partir prima. Il sindaco lo ha chiesto già a luglio all’inaugurazione dei lavori della Brebemi, la direttissima Milano-Bergamo-Brescia che invece sarà conclusa a inizio 2013. E lo sfasamento dei tempi preoccupa il sindaco, «il traffico sulla tangenziale interna rischia di aumentare ancora». Il presidente della Provincia Guido Podestà concorda col premier sulla Tem e rilancia con l’impegno «a chiudere anche «con la nuova tangenziale ovest esterna, l’anello di raddoppio delle troppo trafficate Est e Ovest che la Tem aprirà».


L’assessore ai Lavori pubblici Bruno Simini fa presente che «le strade lombarde rappresentano il 6% della rete nazionale, ci passano il 16% dei veicoli e un quarto del trasporto su gomma italiano». La tangenziale interna «dovrebbe servire solo a chi deve girare intorno alla città e non come raccordo autostradale».

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