Roma - I ministri del governo Berlusconi hanno giurato davanti al Presidente della Repubblica con due giorni di anticipo sui tempi che il premier aveva indicato nei giorni scorsi. Ora, come prevede la Costituzione, l'esecutivo ha pieni poteri. Anche se il passaggio cruciale per poter esercitare a tutti gli effetti - quindi anche al di là dell'ordinaria amministrazione - l'azione di governo del Paese è il voto di fiducia di entrambi i rami del parlamento. Subito dopo il primo Consiglio dei ministri: Gianni Letta nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Il cdm ha anche indicato, secondo quanto riferito da Ignazio La Russa, Antonio Tajani come commissario europeo (dovrebbe avere la delega ai Trasporti).
Saluto a Napolitano e ai presidenti delle Camere "All’inizio dei lavori il presidente Berlusconi ha rivolto un saluto particolare al capo dello Stato ed ai presidenti delle Camere, nonché l’augurio di un proficuo lavoro a tutti i ministri". Lo spiega la nota di palazzo di palazzo Chigi che annuncia la prima riunione del nuovo governo e che elenca le proposte formulate dal premier: la nomina a sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio di Gianni Letta, con le funzioni di Segretario del Consiglio medesimo, e il conferimento degli incarichi ai ministri senza portafoglio. La nota conferma che "a seguito delle dimissioni presentate dall’onorevole Franco Frattini da vicepresidente e responsabile del portafoglio Giustizia ed interni della Commissione europea, il presidente Berlusconi, ha informato il Consiglio dei ministri che ha designato l’onorevole Antonio Tajani per la nomina a Commissario europeo. Il presidente del Consiglio ha informato il Consiglio dei ministri di aver nominato il professor Mauro Masi segretario generale della presidenza del Consiglio e il consigliere di Stato professor Claudio Zucchelli capo del Dipartimento degli Affari Giuridici e legislativi della presidenza del Consiglio".
"Ora al lavoro con sobrietà..." "Buon lavoro a tutti perché ne abbiamo tanto da fare e mi raccomando... sobrietà nelle interviste". Così, secondo quanto si apprende, il premier si sarebbe rivolto ai neo ministri nel corso della prima riunione. Nel corso del primo incontro con i ministri, concluso poi con un bagno di folla davanti a Palazzo Chigi, Berlusconi ha ricordato "i tanti contatti avuti in questi giorni con il presidente della Repubblica, Napolitano, con il quale c’è molta sintonia" e avrebbe insistito sulla "missione" davanti al nuovo Esecutivo ricordando come "milioni di italiani guardano a noi e non possiamo deluderli". In particolare, Berlusconi avrebbe insistito sulle emergenze da affrontare a partire dalla vicenda di Napoli con la questione legata ai rifiuti, e poi alle riforme economico-sociali di cui il Paese ha bisogno. "C’è davvero un bel clima - ha aggiunto - ma ora mettiamoci al lavoro". Il ritorno in Consiglio di ministri del Cavaliere lo ha visto anche "regista" delle fotografie. Secondo quanto viene riferito, lo stesso Berlusconi, principale obiettivo dei fotografi, li avrebbe invece invitati a scattare foto anche agli altri ministri per immortalare il primo "giorno di scuola". "Venite pure avanti così fotografate anche loro", ha detto, poi ha fatto spazio ai fotografi per le loro riprese. Sempre davanti ai suoi ministri Berlusconi avrebbe rivolto un particolare "benvenute" alle ministre. Dopo la cerimonia il Cavaliere ha voluto fare un giro improvvisato ai piani alti di palazzo Chigi salutando personalmente i commessi, stringendo mani e ringraziando di qualche "bentornato" fino a raggiungere infine il piano più basso, quello della sala stampa, dove si è voluto accertare dei cambiamenti apportati negli ultimi due anni.
Mercoledì si voterà la fiducia alla Camera, giovedì probabilmente al Senato. Franco Frattini si è dimesso da vicepresidente della Commissione europea e stasera il Cdm designerà Antonio Tajani al suo posto. Nominati i ministri ora Berlusconi è alle prese con il risiko dei viceministri e dei sottosegretari. Sono ancora in gioco deleghe pesanti da assegnare per i 39 uomini della squadra ancora da nominare senza superare quota 60. Il nuovo governo di Silvio Berlusconi è composto da 21 ministri, quattro in meno di quelli di Romano Prodi. Nella squadra ci sono 12 ministri con portafoglio e 9 senza portafoglio.
Passaggio di consegne Passaggio di consegne ufficiale, a Palazzo Chigi, tra Romano Prodi e Silvio Berlusconi. Il professore, sorridente, ha consegnato al Cavaliere la campanella con la quale il premier apre e chiude la seduta del Consiglio dei ministri. Poi la stretta di mano e la foto di famiglia insieme ai sottosegretari Gianni ed Enrico Letta. Lo zio ha salutato il nipote con un abbraccio ed un bacio sulla guancia. Poco prima della consegna della campanella, il premier uscente e quello entrante hanno avuto un breve incontro nello studio del presidente del Consiglio. Prodi, secondo quanto si è appreso, avrebbe invitato Berlusconi a proseguire nella lotta all’evasione e sulla strada del risanamento economico. Dopo il passaggio delle consegne, Romano Prodi ha lasciato Palazzo Chigi passando sul tappeto rosso del cortile, salutato dal picchetto d’onore e applaudito dai dipendenti della presidenza del Consiglio.
Ovazione per Silvio Berlusconi subito dopo la prima riunione del Consiglio dei ministri si è affacciato, ha salutato sorridendo e mandato baci con le mani alla folla di sostenitori e curiosi raccolta davanti a Palazzo Chigi. Una breve apparizione accolta da applausi e dal coretto "Meno male che Silvio c’e".
"C'è tanto da lavorare..." Il premier risponde così ai sostenitori che gli chiedono di rispettare il programma e di andare avanti senza indugi.
Il presidente del Consiglio lascia Palazzo Chigi a piedi e si concede alla folla di sostenitori che lo accolgono al grido di "Silvio Silvio". Stringe mani, sorride, saluta tutti e riceve persino in regalo da una giovane fan un fiore rosso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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