Fabrizio de Feo
da Roma
La fase di studio è conclusa. Ora è arrivato il momento di stringere i tempi e chiudere la partita della legge elettorale prima dellestate, partendo dallobiettivo più alla portata: labolizione dello scorporo, il meccanismo che serve per «attenuare» gli effetti del sistema maggioritario, evitando che le liste che appoggiano i candidati vincitori nei collegi uninominali conquistino seggi in abbondanza anche nel proporzionale.
Su questo punto Silvio Berlusconi è pronto ad avviare la propria offensiva. Il rendez-vous era fissato per oggi ma è stato rimandato a domani, con il vertice «tecnico» di maggioranza a Montecitorio. Già ieri il premier ha riunito a Palazzo Grazioli lo stato maggiore di Forza Italia e incontrato i ministri leghisti Roberto Maroni e Roberto Calderoli e il presidente del Senato, Marcello Pera. Un giro dorizzonte a tutto campo per cercare di mettere tutti daccordo sulla necessità di colmare le lacune del «Mattarellum», bonificare la palude dello scorporo e mandare in pensione la mala-abitudine delle liste civetta.
«Bisogna razionalizzare il sistema e semplificare il voto» dice Berlusconi ai dirigenti azzurri e chiudere i giochi entro lestate, in vista di una campagna elettorale che sarà «tutta impostata allattacco». Il premier, lunedì sera nel corso di una cena con gli imprenditori lombardi, ha rivelato che è pronto a utilizzare tutti i mezzi di comunicazione possibili, «compresi gli spot televisivi». Ma cè un problema: «Marco Follini non li vuole. Sarebbero importanti per illustrare meglio ai cittadini le cose fatte dal governo. Ma il leader dellUdc non vuole riempire le case degli italiani con ulteriori spot tv...».
Il lavoro, quindi, per il momento si concentra sulla legge elettorale. Berlusconi non nasconde la sua preferenza per un sistema proporzionale che, tra laltro, farebbe emergere, a suo avviso, un dato di fatto: «La Margherita di Rutelli è naturalmente più vicina a noi che al centrosinistra. Purtroppo il maggioritario è fatto in modo tale che se un partito non è daccordo con il resto della coalizione si blocca tutto». Il premier quindi si accontenta di migliorare la legge attuale. Per questo sta pensando a degli accorgimenti che possano accontentare tutti, soprattutto Udc e Lega, perché questo, avrebbe chiarito, «non è più il tempo delle liti». Lo schema di partenza è sempre lo stesso: aumento dei simboli alluninominale e abolizione dello scorporo. Quali saranno, quindi, gli accorgimenti? Lidea «è di bilanciare il piano tecnico con quello politico. In sostanza, compensare le eventuali perdite subite dagli alleati con labolizione dello scorporo con alcuni collegi alluninominale». Una soluzione che Berlusconi vorrebbe sottoporre ai coinquilini della CdL e che ha già illustrato, pare con successo, a Umberto Bossi. Più difficile la partita con lUdc. «La posizione non cambia», dicono a via Due Macelli. LUdc è contraria allabolizione dello scorporo ma anche allaumento dei simboli, e cè chi esprime «qualche dubbio» sulla contropartita dei seggi alluninominale. Il premier non dovrebbe invece incontrare difficoltà con An, favorevole allaumento dei simboli in lista.
Berlusconi: una riforma elettorale bipartisan
Laccordo potrebbe arrivare con una compensazione sui seggi. Il Cavaliere: «La Margherita è naturalmente più vicina a noi che al centrosinistra. La propaganda politica in tv? Follini è contrario»
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