Berlusconi: "Rivedere l'architettura istituzionale"

Il presidente del Consiglio apprezza e sottoscrive il discorso della leader di Confindustria: "A tutti è chiaro ciò che dobbiamo fare per far rialzare il nostro paese e il nostro paese si rialza se si rialzano le nostre imprese"

Berlusconi: "Rivedere l'architettura istituzionale"

Roma - "La relazione, che ho molto apprezzato, della presidente potrebbe, anzi sarà, il nostro programma di governo, perché in effetti credo che sia a tutti chiaro ciò che dobbiamo fare per far rialzare il nostro paese e il nostro paese si rialza se si rialzano le nostre imprese". Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sposa a pieno il discorso programmatico della leader di Confindustria, Emma Marcegaglia.

Un'occasione per cambiare Il governo "non sprecherà l’occasione" per cambiare e modernizzare il Paese, sfruttando le condizioni che si sono create dopo le elezioni: ampia maggioranza, pochi gruppi parlamentari, assenza in Parlamento della sinistra estrema. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, fa sapere che intende aprofittare di questa opportunità: "Un’ ampia maggioranza, che ci dà la possibilità, anche per la presenza di pochi gruppi in Parlamento invece della miriade che rendeva impossibile l’approvazione dei provvedimenti, di potere operare fattivamente per modernizzare Paese. È un’occasione da non sprecare, pur in mezzo a molte difficoltà". Per questo "cerco di mantenere un clima di collaborazione e dialogo con l’opposizione", visto anche che "abbiamo il vantaggio che è uscita dal Parlamento l’opposizione estrema ancora ispirata dal marxismo che vedeva male tutto cià che era privato. Anche questo ci dà l’occasione per modernizzare il Paese".

Revisione dell'architettura istituzionale Per Berlusconi, "dovremo partire dalla revisione dell’architettura istituzionale", a cominciare dalla figura del premier che "non ha poteri ma è solo un coordinarore: questo deve essere cambiato. E deve essere cambiato l’itinerario delle leggi, che devono passare in una sola Camera, e deve essere cambiato il costo dello Stato visto che i cittadini europei pagano molto di meno per la macchina dello Stato. I costi dell’amministrazione pubblica sono notevolissimi: i tedeschi hanno pagato poco più di 3 mila euro lo scorso anno per la macchina dello Stato, noi 4.500 euro". Insomma, "abbiamo da fare un grande lavoro".

Garantire tutti i cittadini Il premier assicura che "garantiremo tutti i cittadini, ma soprattutto quelli che rischiano e investono, pensando a sè certamente, ma l’egosimo dei singoli crea benessere per tutti, un concetto che il centrosinsitra ancora non ha capito. Attraverso gli imprenditori miglioreremo il benessere tutti gli italiani". In particolare "dovremo fare una vera guerra alla burocrazia che ci impedisce di essere efficaci. Guerra all’oppressione fiscale, burocratica e anche giudiziaria: va sovvertita tutta la giustizia civile, perchè i tempi per un pagamento dovuto che non avviene sono 4-5 anni ed è inacettabile". Insomma, "abbiamo l’occasione per portare il Paese al livello delle altre nazioni europee, per farlo dobbiamo partire da imprenditori, e sappiate che c’è un vostro collega alla presidenza del Consiglio che sa cosa deve fare". 

L'augurio del Cavaliere "Forza Emma, forza Confindustria. A ciascuno di voi auguro di poter riuscire a trasformare in realtà i vostri progetti e i vostri sogni". Con questo augurio il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha salutato l’assemblea di Confindustria rivolgendosi in particolare alla Marcegaglia.

"Alla presidenza del Consiglio - ha, poi, aggiunto Berlusconi - c’è un vostro collega che sa quali sono i vostri problemi e prende l’impegno di aiutarvi. Spero - ha concluso il presidente azzurro - nel vostro supporto".

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