Berlusconi: vittoria impossibile per il Pd Politiche, ecco tutti i candidati del Pdl

Il Cavaliere: "Anche le rilevazioni di Repubblica ci danno 30 senatori e 60 deputati di vantaggio. Sei sondaggi su sette smascherano il bluff della rimonta della sinistra. Leggi i nomi dei candidati del Pdl

Berlusconi: vittoria impossibile per il Pd 
Politiche, ecco tutti i candidati del Pdl

Roma - Prima piazza del Popolo, dove dà il via libera agli oltre 200 camper che gireranno l’Italia per tutta la campagna elettorale. Poi una lunga passeggiata per via del Babuino, con tappa finale a piazza di Spagna e gustoso siparietto davanti alla scalinata di Trinità dei Monti. A Silvio Berlusconi, che non la smette di stringere mani per tutto il tragitto, si avvicina infatti un signore sulla sessantina. «Presidente - dice lui sorridendo - sono tanti anni che lavoro da precario ma non mi lamento e vado avanti per la mia strada». «Anche io - ribatte il Cavaliere - sono un precario. Tutti i giorni...».

La mattinata romana dell’ex premier si chiude così, con una mezz’ora buona a passeggio per Roma che - visto il bagno di folla, le foto e gli autografi - vale certamente più d’un comizio. Tant’è che a piazza del Popolo il Cavaliere non si dilunga molto, salvo intrattenersi con giornalisti e parlamentari che non vogliono perdere l’occasione di salutarlo. Vecchi e nuovi: da Mara Carfagna, ministra in pectore, alla più giovane Veronica Cappellaro, consigliere municipale a Roma e candidata alla Camera nel Lazio («Donna Assunta - assicura lei, moglie del nipote di Giorgio Almirante - voterà per il Pdl»). Poi, dà il via al tour dell’Italia dei «camper della libertà» e prende di mira il pullman di Walter Veltroni. «Un modo per fare colazioni a sbafo nelle case degli italiani», dice riferendosi ai pranzi «elettorali» del leader del Pd.

Il Cavaliere affronta poi il nodo salari e i dati dell’Ocse. «Abbiamo gli stipendi più bassi d’Europa - dice - perché lo Stato preleva troppi soldi alle aziende per ciò che le imprese pagano ai loro collaboratori: il 46%, è qualcosa che non può continuare». E, dunque, «dobbiamo spendere di meno per lo Stato», perché quelli «più moderni costano tremila euro per cittadino contro i 4.500 dell’Italia». Insomma, «bisogna lavorare nella direzione di ridurre la presenza del pubblico, dimezzare i costi della politica e lasciar perdere sprechi e privilegi». Ma sul fronte economico il Cavaliere torna pure sul caro prezzi e sull’inflazione, perché «le famiglie non ce la fanno ad arrivare a fine mese». Per questo rilancia due provvedimenti già pronti per il primo Consiglio dei ministri: «Aboliremo l’Ici sulla prima casa e detasseremo straordinari e premi di produzione che oggi sono penalizzati da un prelievo del 50%».

A sera, intervistato negli studi del Tg2, torna invece a manifestare i suoi timori per la situazione del Paese. «Siamo preoccupati - dice - dalle responsabilità che riceviamo da questo governo. La tragedia dei rifiuti di Napoli ha distrutto l’immagine dell’Italia con danni incalcolabili». Insomma, si tratta di una «catastrofe economica oltre che ecologica». Si parla anche del dopo elezioni e il Cavaliere esclude eventuali alleanze dopo il voto con partiti che non fanno parte della coalizione. «I sondaggi di case indipendenti - spiega - ci dicono che il vantaggio è invariato con il Pdl al 45,2 e il Pd di Prodi e Veltroni al 35,4. Insomma, ci sono 9,8 punti di differenza». Eppoi, anche «il direttore dell’istituto che fa i sondaggi per Repubblica ha confermato che avremo 30 senatori di vantaggio a Palazzo Madama e 60 deputati in più alla Camera». E «con un risultato di questo genere» è chiaro che «la formazione che vince le elezioni ha il dovere di governare da sola». Smentiti, invece, i tanti totoministri apparsi in questi giorni sui giornali: «Sono voci del tutto infondate». Torna poi sulla notte delle elezioni di due anni fa. «C’è da inorridire - dice - per il numero terrificante di brogli, in particolare in Campania, Calabria e Puglia».

Un «pericolo» contro il quale intende attrezzarsi con un esercito di rappresentanti di lista («difensori del voto impegnati come in una missione militare»).

Chiusa calcistica. È più probabile che la Roma superi l’Inter in campionato o che Veltroni superi Berlusconi? «La Roma ha un compito difficile, Veltroni ha un compito impossibile».

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