Bersani: "Crisi conclamata, ma ci sono troppi tatticismi" Fli piace a D'Alema: "Questa è una destra democratica"

Bersani: "Crisi conclamata ma ci sono ancora troppi tatticismi". D'Alema apre al discorso del presidente della Camera: "La destra cui Fini cerca di dare vita è una destra con il senso dello Stato che recupera il senso della legalità"

Bersani: "Crisi conclamata, ma ci sono troppi tatticismi" 
Fli piace a D'Alema: "Questa è una destra democratica"

Roma - "C'e una crisi politica conclamata, ma la risposta è stata insufficiente, ci sono ancora dei tatticismi": così il leader del Pd Pierluigi Bersani commenta a In mezz'ora su Raitre l'intervento di Gianfranco Fini alla convention di Fli. "Non immagino che Berlusconi si dimetta domani, saremo davanti ad un ulteriore traccheggiamento. Ma la situazione da oggi è evidente anche ai ciechi".

"Stucchevole gioco del cerino" "Un gioco del cerino stucchevole e irresponsabile rispetto ai problemi che ha il Paese". Pier Luigi Bersani valuta in questi termini il 'ping pong' tra Fini e Berlusconi sulla situazione della maggioranza. "Oggi Fini ha fatto un passo in avanti, piuttosto lungo, ha riconosciuto che il berlusconismo si sta spegnendo. È stato un passo ulteriore verso l'evidenza di una crisi politica. Ma -ha rimarcato il segretario del Pd- la risposta è stata insufficiente". Per Bersani, "siamo ai tatticismi. Non credo che Berlusconi vorrà tenersi il cerino, non immagino un Berlusconi che domani si dimette. Avremo altri traccheggiamenti". Però, secondo il leader democratico, "si sta accelerando la dinamica della crisi, non avremo tempi lunghi". 

Massimo D'Alema: "La destra cui Fini cerca di dare vita è una destra con il senso dello Stato che recupera il senso della legalità. Una destra democratica che chiede un partito democratico e non un partito del capo". "Tutto questo a mio giudizio - ha proseguito D'Alema - configura una destra nuova rispetto a quella dell'onorevole Berlusconi" delle distinzioni molto importanti. Su alcuni grandi problemi che interessano il Paese è possibile avere un approccio condiviso", ha detto D'Alema.

Il gioco del cerino Attenzione al "gioco del cerino". D'Alema ha detto di "mettere in guardia i vicini di Bastia Umbra" rispetto alle "aspettative suscitate nella società che rischiano di cadere se poi si entra nel gioco politico del cerino, di chi si prende la reponsabilità". "La responsabilità di chi non è in grado di governare è chiarissimo. Non vorrei invece che si finisse oggi - ha detto ancora D'Alema - per avere la responsabilità di logorare una situazione che oramai è insostenibile di fronte alle richieste di certezza del Paese". 

Renzi: "Liturgie da Prima Repubblica" "Il fatto che Fini oggi dica a Berlusconi 'dimettitì mi fa pensare che Fini voglia ripercorrere un rito della prima Repubblica". Lo ha detto il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. "Fini e Berlusconi -ha proseguito Renzi- giocheranno fino all'ultimo a capire chi dei due rimane con il cerino in mano. Stiamo assistendo al gioco del cerino, al gioco del 'di chi è la colpa?'". "Vedremo se è una cosa seria o se faranno ammuina -ha aggiunto il sindaco di Firenze riferendosi a Fini e Berlusconi- mi sembra più una liturgia da prima Repubblica. Si chiariscano e decidano, anche se sarebbe meglio che andassero a casa".

Renzi ha anche definito il leader di Fli "campione mondiale del trasformismo" perchè "nella sua storia ha detto una cosa e poco dopo ne ha fatta un'altra, basti pensare al 'mai un caffè con Bossì, 'mai nel Pdl' e poi due anni fa è entrato -ha ricordato Renzi- o quando diceva che Mussolini è stato il più grande statista del secolo". 

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