Berti e i piloti ancora in pista: "Attenti, senza di noi il piano Cai non ha futuro"

Il giorno successivo alla presentazione della Nuova Alitalia da parte di Cai, ecco rispuntare i piloti: «Senza di noi il progetto Cai non ha futuro. Non basta che la compagnia dica che le porte sono aperte, bisogna riaprire il dialogo e restituire dignità a una categoria importante, ma allo stato demotivata.Se questo non avviene il progetto avrà dei problemi». Lo ha detto ieri il presidente dell’Anpac, Fabio Berti, il «capo»della rivolta che ha segnato gli ultimi mesi. Molti osservatori, dall’Italia e dall’estero, prevedono che l’avvio di Cai non resterà immune da nuove turbative sindacali da parte dei piloti. Quanto all’offerta della nuova compagnia,cheunisceinetwork di Alitalia e AirOne, il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà ha confermato un atteggiamento vigile, assicurando che l’Autorità interverrà in caso di abusi di posizione dominante. «Se ci sarà un abuso, io sarò come il cane da guardia e interverrò duramente. La compagnia ci deve temere», ha sottolineato, chiarendo che l’Antitrust non era chiamato ad «autorizzare la fusione Alitalia-AirOne», ma a verificare che fossero state adottate le misure necessarie «contro un ingiustificato rialzo dei prezzi». Quanto alla nuova «posizione dominante» di Alitalia, va ricordato che l’obiettivo dichiarato di Cai è di posizionarsi su una quota del 56% del mercato domestico. Infine, ieri il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha detto che «i voli Milano- Roma sull’aeroporto di Linate non sono in discussione» precisando di attendere «quale sarà la proposta definitiva del piano industriale di Cai».

Formigoni giovedì, dopo l’incontro con Rocco Sabelli,addi Cai, si era detto convinto che Malpensa sarebbe stata lo scalo di riferimento della nuova Alitalia. Ma venerdì è stato smentito dall’illustrazione del piano industriale.

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