Besta, patto anti-epilessia con la Cina

La Fondazione dell’istituto milanese: «Svilupperemo nuove tecniche e competenze». Previsti stage reciproci

I medici dell’istituto neurologico Carlo Besta collaboreranno con i colleghi cinesi dell’università di Ningxia nel campo del trattamento e della diagnosi dell’epilessia. I due poli di ricerca hanno firmato un accordo che prevede l’istituzione del China (Ningxia)-Italy epilepsy cooperation center. Diretto da Giuliano Avanzini, del Besta, e Sun Tao, dell’università asiatica.
«Il centro - commenta Alessandro Moneta, presidente della Fondazione Besta - promuoverà l’avanzamento delle competenze nella diagnosi e nel trattamento delle epilessie. L’istituto Besta si impegna a sviluppare nuove tecniche e competenze nel campo delle epilessie e a qualificare l’attività scientifica in campo epilettologico, a favore degli operatori cinesi». L’accordo prevede scambi fra le due realtà. Ovvero stage di operatori dell’università di Ningxia al Besta, visite di medici italiani in Cina per corsi di aggiornamento, attività formative e approfondimenti di casi clinici particolarmente problematici.
La collaborazione si annuncia proficua visto che le strutture sanitarie del Paese asiatico sono numerose e ben attrezzate. E, in alcuni casi, modernissime. Fra queste proprio l’università di Ningxia, che ha appena terminato la costruzione di un campus con attrezzature didattiche di avanguardia e un monoblocco chirurgico con trenta sale operatorie. «Se gli accordi sottoscritti verranno affrontati con impegno da entrambe le parti continua Moneta -, si potranno creare sinergie virtuose fra un Paese, la Cina, che sta investendo con convinzione in tecnologia e beneficia di una crescita economica impressionante, e l’Italia, che occupa nel panorama delle neuroscienze una posizione di rilievo nel mondo, posizione che è testimoniata da centri di eccellenza come la Fondazione Besta di Milano».
La stessa Fondazione aveva già sottoscritto un accordo di collaborazione con alcune università cinesi nel 2001, con il quale furono istituiti corsi di formazione di un anno in Italia riservati ai medici cinesi. Il programma è partito nel dicembre 2006 con un corso propedeutico tenuto da docenti italiani nel centro San Servolo di Venezia.

Al termine, i partecipanti sono stati associati ai laboratori del Besta, dell’università di Ferrara e della divisione neurologica dell’ospedale di Venezia. «Il successo di questo primo corso - conclude Moneta - ha indotto il Besta a proseguire nell’iniziativa».

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