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Bianchini resta in cella, nega tutto: "Mi rovinate" In casa tra armi e voodoo

Convalidata la custodia cautelare a Regina Coeli per lo stupratore seriale. Il capo della mobile Rizzi: "Compatibilità massima tra i dna". Nel'appartamento trovate le "tracce" delle violenze sulle donne

Bianchini resta in cella, 
nega tutto: "Mi rovinate" 
In casa tra armi e voodoo

Roma - Bamboline di cera rossa per riti vodoo, pozioni "magiche" conservate in bottigliette di vetro per succhi di frutta e preparate apposta per lui da un mago, ma anche dvd porno come "Stupri gallery" e "realmente stuprata", una pistola giocattolo e due coltelli avvolti nello scotch grigio. Sono alcuni degli oggetti trovati dagli agenti della mobile a casa di Luca Bianchini e nascosti all’interno di un doppiofondo di un mobile della sala da pranzo. L’arrestato possedeva anche numerose candele colorate e conservava una sfilza di guide per riti esoterici consigliati dal suo mago per trovare la donna perfetta per la salute e per la famiglia. Tra questi "Il rito di Halloween" e quello con "Lo scudo per ottenere l’amore". Tra i libri che Bianchini aveva a casa "Ladri di piacere" di Franco Pola e tra gli oggetti nascosti nel mobile anche fascette nere di plastica e un braccialetto con delle pietre grigie probabilmente di proprietà di una delle sue vittime.

Bianchini resta in carcere Resta in carcere Luca Bianchini, il presunto stupratore seriale di Roma accusato di tre violenze sessuali avvenute in garage condominiali. Il gip Roberto Amorosi ha convalidato il fermo emettendo contestualmente l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’interrogatorio di garanzia si è svolto nel carcere di Regina Coeli alla presenza anche del pm Antonella Nespola e dell’avvocato di Bianchini Giorgio Olmi.

"Mi rovinate" "Sono innocente, vi state sbagliando, voglio rifare il test del dna alla presenza di un mio perito di fiducia". Così ha risposto Bianchini durante l’interrogatorio di garanzia alla presenza del gip Amorosi e del pm Nespola. Durante l’interrogatorio, durato in tutto un’ora e mezza, Bianchini è apparso tranquillo e lucido. Poi ha aggiunto: "Mi stanno rovinando la vita e la carriera politica. Sono innocente, dimostrerò la mia estraneità a tutti i fatti dei quali sono accusato. Se non mi crederanno mi ucciderò". Viste le condizioni psicologiche del detenuto oltre all’isolamento è stata disposta anche la sorveglianza 24 ore su 24.

Incidente probatorio "Chiederemo di rifare il test del dna in sede di incidente probatorio con un nostro perito". È quanto ha detto Giorgio Olmi, l’avvocato di Bianchini. "La richiesta di rifare l’esame del dna in sede di incidente probatorio è stata espressa proprio da Luca - ha aggiunto l’avvocato - perché siamo sicuri che dalla prova del dna emergerà che non è stato lui l’autore degli stupri. A questo punto - ha detto l’avvocato - la richiesta di un’eventuale perizia psichiatrica ci sarà solo dopo l’incidente probatorio". Bianchini, secondo quanto riferisce l’avvocato, "ha risposto a tutte le domande del gip dichiarandosi innocente, ha avuto solo qualche esitazione circa alcune date che non ricordava. È convinto della sua innocenza, è ha detto anche davanti al gip che è tutto un errore giudiziario. Luca - ha concluso l’avvocato - teme per la sua vita una volta fuori dal carcere, è scosso ma oggi è apparso più sereno".

Dna compatibile L'analisi del dna sembrerebbe non dare adito a dubbi. "Quello prelevato a Luca Bianchini è di tipo nucleare e quindi il suo grado di compatibilità con quello dei tre casi di stupro di cui è accusato è massimo". Lo ha affermato il capo della Squadra Mobile di Roma, Vittorio Rizzi, rispondendo ai giornalisti in merito all’attendibilità del test effettuato nei giorni scorsi.

"Bianchini - ha spiegato Rizzi - non ha opposto alcuna resistenza per il prelievo, effettuato dalle gengive, si è anzi offerto volontariamente".

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